Il  Presidente Nazionale CNA Comunicazione, Andrea Nannini, commenta il bando per fotografi del Comune di Firenze.

Il Comune di Firenze ha deciso di annullare il bando sulla ricerca di un fotografo ufficiale degli eventi e tradizioni popolari fiorentine, ma senza compensi previsti. Il Presidente Nazionale CNA Comunicazione, Andrea Nannini, ha comunque ritenuto opportuno inviare all’Ufficio Tradizioni Popolari Fiorentine di Palazzo Vecchio la lettera che pubblichiamo a seguito:

Roma, 22 marzo 2017

 

All’ Ufficio Tradizioni Popolari Fiorentine del Comune di Firenze

 

Oggetto: cercasi fotografo professionista per immagini calcio storico fiorentino

In seguito alla pubblicazione del vostro bando, del quale elogiamo l’intento di documentare testimonianza storica e culturale delle tradizioni popolari fiorentine con scatti fotografici realizzati da un professionista, stupisce che si dia incarico di un lavoro, remunerandolo con la concessione di “regalie”.

Il lavoro è attività degna di rispetto e il compenso con una pacca sulla spalla ne è la negazione.

Tra qualche tempo, se vorrà trovare testimonianza del passato, dovrà rivolgersi a un archivio che ha acquisito a titolo gratuito e, come si dice in Toscana: “Se non costa niente non vale niente”. E’ questo il valore che viene dato al nostro lavoro? A nostro avviso con questa sorta di “retribuzione” si umilia la professionalità dei fotografi artigiani che in maniera regolare e professionale contribuiscono con le imposte versate sul territorio e non solo, ai servizi che questo spettabile Comune eroga alla cittadinanza.

Firenze vanta anche uno dei più importanti e antichi archivi del mondo, quello degli Alinari, anche questo potrebbe portare a una riflessione più attenta e rispettosa quando si scrive un bando pubblico.

Operare nel Pubblico comporta sicuramente dover affrontare problemi dalle mille sfaccettature con il rischio di urtare innumerevoli sensibilità, di questo diamo atto, ma è necessario saper coniugare il rispetto del lavoro con le esigenze di cassa.

Infine ci domandiamo, di conseguenza giriamo la domanda: ci sono figure professionali  nell’Amministrazione di Palazzo Vecchio , disposte a lavorare alle condizioni che il bando propone?

In una fase accentuata di spending review della quale elogiamo il processo volto a migliorare l’efficienza e l’efficacia della spesa nella pubblica amministrazione, sinceramente non prevedere alcun compenso al professionista non intacca in modo determinante il processo e le casse del Comune.