Si annunciano importanti novità per il settore dell’autotrasporto e queste saranno al centro del convegno che CNA Fita Arezzo ha organizzato per sabato prossimo, 22 ottobre, al Park Hotel di Arezzo. Appuntamento alle ore 9.30 per discutere del “nuovo accesso alla professione, un’occasione per l’autotrasporto italiano”.

“Il tema – annuncia il Presidente provinciale CNA Fita Arezzo, Giuseppe Brasini – sarà il recepimento del Regolamento dell’Unione Europea del 2009 che il Ministero dei Trasporti dovrà emanare entro il 4 dicembre di quest’anno. Le norme definiranno i requisiti che dovranno avere coloro che intenderanno avviare un’attività di trasporto. Messi a punto anche i criteri con i quali le imprese già attive dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni”.

CNA ha già evidenziato la preoccupazione delle aziende perché “norme troppo rigide possono creare difficoltà a chi già adesso deve fare i conti con la crisi economica”.

Per esercitare l’attività di autotrasportatore è necessario possedere una idoneità morale, una capacità finanziaria e una idoneità professionale, ed è proprio quest’ultimo aspetto che preoccupa di più la categoria. “Ad oggi – ricorda Giuseppe Brasini – l’idoneità si acquisisce esclusivamente sostenendo un esame presso la Provincia. Sarà necessario prevedere una sorta di riconoscimento agevolato per coloro che in attività hanno certamente maturato un’esperienza pratica nella gestione delle loro imprese. In caso contrario si corre il rischio che alcuni autotrasportatori, non superando l’esame, siano impossibilitati a proseguire il lavoro. Con il conseguente rischio per la sopravvivenza delle aziende e dell’occupazione”.

La categoria è fortemente colpita dalla crisi: le imprese in attività sono poco più di 700 (715 al primo di ottobre) rispetto alle 1.000 di qualche anno fa.

“La nostra categoria – afferma Brasini – ha bisogno di tutto meno che di maggiore burocrazia. Professionalizzare la categoria deve essere un impegno per tutti partendo però dalle nuove imprese, quelle che vogliono avviare l’attività. Del resto questo è il solo settore dove norme che disciplinano l’attività hanno un incomprensibile effetto retroattivo. Oggi serve innanzitutto restituire competitività e redditività al settore”.

E CNA Fita indica anche le possibili strade: “innanzitutto chiedendo il rispetto delle leggi che già esistono e che fissano regole per individuare tariffe collegate ai costi minimi che le imprese hanno e che possono garantire la sicurezza nella circolazione stradale. La legge dice chiaramente che il prezzo del trasporto non può essere inferiore a quello rappresentato dal “costo minimo di sicurezza” fissato dal Ministero dei Trasporti. Sarebbe sufficiente avviare qualche controllo sui committenti che sfruttando al loro posizione “dominante” non rispettano la legge e applicare le sanzioni previste che comportano la perdita per un anno dei benefici fiscali e previdenziali e l’impossibilità di partecipare ad appalti pubblici”.

Alla tavola rotonda di sabato, dopo i saluti del Presidente di CNA Arezzo Andrea Sereni, dell’Assessore Antonio Perferi della Provincia di Arezzo, del rappresentante della Camera di commercio e di Giuseppe Brasini Presidente provinciale CNA Fita, interverranno Gabriella Gamba funzionario del Ministero dei Trasporti, Paolo Vadi dell’Ufficio Trasporti della provincia di Arezzo, Franco Coppelli Presidente CNA Fita  Toscana e Mauro Concezzi Segretario nazionale di CNA Fita. La tavola rotonda sarà moderata da Paolo Li Donni, direttore del Corriere Trasporti.