Intanto il Governatore Rossi chiede rinvio di 6 mesi per le tasse famiglie ed aziende alluvionate.

Un rinvio beffa che non fa altro che aumentare il “gap” tra lo stato e la comunità. Per Cna Massa Carrara il Ministero dell’Economia ha dimostrato “poca” elasticità e comprensione nel posticipare, di appena soli due giorni, entro il 22 dicembre, anche per i 17 comuni della Provincia di Massa Carrara travolti dal maltempo, il pagamento che riguardano Irpef, Iva, Ira, Ires, Tasi e Imu. Unica eccezione il Comune di Carrara che per Tasi e Imu ha deciso – giustamente per la principale associazione di categoria – ha deliberato lo slittamento al 28 febbraio. “Nonostante le pressioni ed i solleciti – commenta Paolo Ciotti, Direttore Provinciale Cna Massa Carrara – il nostro territorio ha dimostrato di godere di poca considerazione da parte del nostro Stato. Peccato, questa poteva essere l’occasione, per dare un segnale diverso. Invece, in questo modo, è stato dato un segnale non certo positivo in un periodo tra i più difficili per la nostra comunità”. L’amarezza di Cna riguarda anche l’incapacità, da parte del territorio, di coordinare al meglio tutti gli strumenti e le iniziative, di carattere politico, nei confronti del Governo. “Forse – conclude – si poteva fare qualcosa di più a livello di territorio, e non di singoli comuni”.

Intanto si è mosso anche il Governatore, Enrico Rossi che ha chiesto al presidente del Consiglio, a tutti i parlamentari toscani di Camera e Senato, e ai direttori nazionale e regionale dell’Agenzia delle Entrate di rinviare di sei mesi le tasse per famiglie ed aziende alluvionate. “Si tratta – ha scritto Rossi – di commercianti, piccole e piccolissime imprese, artigiani e famiglie colpite dalle alluvioni di settembre, ottobre e novembre e che non sanno come ripartire. Si tratta di persone che hanno bisogno di essere aiutate. Da tutti loro non si può pretendere, mentre ancora sono nel fango, il pagamento delle tasse entro il 31 dicembre. Non chiedo la sospensione del pagamento dei tributi, ma il rinvio di 6 mesi, per aiutarli a superare nell’immediato le difficoltà”.

Il presidente non propone “un rinvio generalizzato, per tutti, ma solo per coloro che sono stati veramente danneggiati. Con l’aiuto dei Comuni – conclude Rossi – stiamo individuando caso per caso chi ha subito danni (ditte, famiglie, aziende), ed entro metà gennaio avremo gli elenchi completi e precisi di tutte le imprese e le famiglie danneggiate”.