LA PROPOSTA: GIA’ CHIESTO AL PREFETTO TAVOLO SULL’ABUSIVISMO

Sono più di 100 le attività del settore benessere e della lavanderia che operano sul territorio nel completo abusivismo. Ogni cinque aziende che lavorano nel rispetto delle regole e dei requisiti di legge, sanitari e fiscali ce n’è una che opera nell’illegalità (27,7%). Un dato ben al di sopra dello scenario nazionale considerando tutte le tipologie di imprese artigiane dove i “casi” sono il 14,4%. A rivelarlo è Cna Massa Carrara in occasione dell’iniziativa che si è tenuta alla sede della Camera di Commercio a Carrara alla presenza di tantissimi addetti ai lavori e a cui hanno partecipato il Ten. Col. Cristiano Marella Comandante Compagnia Carabinieri Carrara, il Magg. Aurelio Bordo Comandante Gruppo G.D.F. Massa Carrara e gli Assessori alle Attività produttive di Carrara, Massa e Fivizzano nelle persone di Lara Benfatto, Andrea Cella e Alessandra Grandetti.

Quando parliamo di imprese del benessere parliamo di acconciatori, estetiste, tatuatori e piercer, figure che sono entrate a far parte della nostra quotidiana cura. Casi e situazioni di illegalità, lavoro nero, imprese fantasma e di soggetti sprovvisti dei requisiti professionali minimi in barba alle più elementari norme igienico e sanitarie finiti al centro delle cronache e che Cna Massa Carrara ha più volte, ed in più occasioni, denunciato incontrando le amministrazioni e le forze dell’ordine. Sono oltre 500 le aziende del settore benessere e lavanderia attive in provincia di Massa Carrara. Circa 150 le attività irregolari.

rispetterebbero le regole. “Tutte le iniziative messe in campo da Cna – spiega Bruno Papini, presidente degli acconciatori di Cna Massa Carrara – hanno come scopo quello di lanciare un grido di aiuto da parte delle imprese che rispettano tutti i principi legati alla salute e sicurezza dei clienti, e pongono l’attenzione per far comprendere il danno sociale e fiscale che creano le “imprese” abusive”.

Si tratta di fenomeni inaccettabili, aggravati dalle conseguenze della pandemia e dal proliferare di piattaforme social online che operano indisturbate, proponendo prestazioni a domicilio, senza curarsi dei limiti imposti dalla normativa di settore e dai regolamenti comunali. “Le imprese del settore avvertono con forza la necessità di interventi incisivi rispetto a questo tema – rimarca Laura Costa, presidente delle estetiste di Cna Massa Carrara – l’abusivismo nei comparti della cura della persona, oltre a mettere a repentaglio la salute dei clienti, getta discredito sulle imprese che operano nel rispetto della legalità, turbando il mercato con prezzi concorrenziali considerata l’evasione totale su imposte e contributi, con il concreto rischio di dequalificare il settore”.

È forte, anzi fortissima, anche la piaga che riguarda le lavanderie artigianali “schiacciate” da quelle a gettone (self-service) che, sotto mentite spoglie molto spesso, nascondono profili di irregolarità. “Noi non siamo contro le lavanderie self-service – ha sottolineato Luisella Bardoni, presidente delle lavanderie di Cna Massa Carrara e di CNA Toscana – ma i due mondi si devono mantenere distinti e rivolgersi a clientele differenti. Comportamenti diversi da quelli previsti dalla normativa vanno perseguiti perché violano le regole vigenti e generano un fenomeno di concorrenza sleale verso le lavanderie tradizionali, inoltre generano anche evasione fiscale e contributiva”. Cna Massa Carrara chiede più controlli: “Sappiamo – evidenzia Giacomo Cucurnia, coordinatore di questi settori per la CNA di Massa Carrara – che non tutti gli abusivi possono essere scovati, ma sarebbe importante che talvolta uscisse la notizia che qualcuno sia stato individuato e sanzionato, questo, forse, sarebbe un ottimo deterrente”.

L’azione di Cna Massa Carrara non si limita alla sola denuncia pubblica. C’è anche una proposta che è quella – ha annunciato Paolo Bedini, presidente provinciale Cna Massa Carrara – della creazione di un tavolo sull’abusivismo e al riguardo chiederemo un incontro al Prefetto di Massa Carrara, finalizzato a creare un confronto con gli Enti di controllo, le Amministrazioni comunali, le Forze dell’ordine e le Associazioni datoriali per attuare anche delle campagne di sensibilizzazione per un un più efficace controllo sul grave fenomeno dell’ abusivismo”. Proposta che è già stata inviata al Prefetto.

Per informazioni vai sul sito www.cna-ms.it oppure pagina ufficiale Facebook