Gli artigiani avevano già preannunciato lo scenario che puntualmente si è verificato: l’azienda si era aggiudicata l’appalto con un ribasso record, anomala la posizione della sua cassa edile. Cna Massa Carrara aveva esposto le proprie perplessità all’Amministrazione Comunale che però aveva deciso di andare avanti. Gli artigiani avevano proposto lotti sotto soglia per “premiare” piccole aziende. Paolo Ciotti, Direttore Provinciale Cna Massa Carrara: “Ennesima prova dell’incompetenza nella gestione degli appalti”.

Lo avevamo detto. Ma a nulla sono valsi gli incontri, le lettere e le sollecitazioni di Cna Massa Carrara e dei Sindacati nel far comprendere all’Amministrazione Comunale di Carrara che ribassi di oltre il 30% e casse edili “anomale” nascondevano più di un’insidia. Ad oltre 1 anno dall’assegnazione della gara per la realizzazione dell’ “Ufficio informazioni e Accoglienza” del Tarnone per la valorizzazione della cava Romana, uno dei progetti ammessi e finanziati dal Piuss (Piano integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile), l’azienda che si era aggiudicata l’appalto rescinderà il contratto con l’Amministrazione Comunale di Carrara. Una notizia che gli artigiani e Cna Massa Carrara (info su www.cna-ms.it) avevano già preannunciato in tempi non sospetti: “E’ brutto dire che l’avevamo detto – tuona Paolo Ciotti, Direttore Provinciale Cna – i fatti come li apprendiamo dalla stampa, dalle stesse dichiarazioni dell’Assessore Fabio Traversi, e da più parti evidenziano l’ennesima prova di incompetenza nella gestione degli appalti da parte dei nostri amministratori. Avevamo fatto presente al primo cittadino, in un incontro nel febbraio del 2011, tutte le nostre perplessità che si sono, mi spiace ammetterlo, puntualmente verificate”.

Cna Massa Carrara aveva puntato l’attenzione dell’amministrazione comunale sul ribasso “da urlo” (il 38%) con cui l’azienda si era aggiudicata l’appalto da oltre due milioni di euro e sul profilo della cassa edile dichiarato “anomalo”: “Due elementi che avrebbero dovuto essere valutati con più attenzione e severità – spiega ancora Ciotti – quell’opera, ritenuta strategica per la valorizzazione della cava romana, ora sarà realizzata chissà quando e con quali tempistiche. Purtroppo le nostre amministrazioni subiscono il fascino dello straniero”.

La posizione sulla politica dei ribassi di Cna Massa Carrara è sempre stata a favore delle imprese locali che hanno un rapporto diretto con il territorio in cui vivono e che difficilmente non mantengono gli impegni o “fuggono” come purtroppo spesso si è verificato nel caso di aziende “straniere”: “Abbiamo provato quando era il momento a far capire che probabilmente era meglio, e più corretto, spacchettare la gara in lotti con assegnazione sotto soglia per cercare di lasciare un po’ di lavoro sul territorio – fa presente Ciotti – ma si è preferito prendere la strada dell’assegnazione al ribasso credendo di risparmiare. È spuntata fuori quest’azienda non del territorio che ha sbaragliato la concorrenza garantendo un ribasso che non sta né in cielo né in terra – sottolinea ancora Ciotti – ribassi di  tale entità sono un campanello d’allarme e non sono una garanzia di esecuzione dei lavori. I lavori non solo non sono finiti, ma non sono nemmeno mai partiti”. Secondo la principale associazione degli artigiani si è penalizzato doppiamente il territorio: da una parte le imprese e dall’altro il settore del turismo che sull’ufficio informazioni faceva affidamento. Ancora sconosciuti i tempi per una prossima assegnazione del progetto per la realizzazione del Tarnone: “l’esperienza sia di insegnamento – conclude Ciotti – si è persa ancora una volta una grande occasione”.  

Cna Massa Carrara raccoglierà l’invito l’Amministrazione Comunale che ha proposto il “coinvolgimento” delle associazioni di categoria per risolvere l’empasse in cui si è incastrato il progetto del Tarnone. “Accogliamo con piacere e favore la richiesta dell’Assessore – conclude Ciotti – con rammarico dobbiamo però sottolineare che tutta questa situazione, per certi versi anche imbarazzante, poteva essere evitata. Ci mettiamo a disposizione dell’Amministrazione mettendo davanti a tutto lo spirito di collaborazione e di attaccamento al territorio che ci auspichiamo, dopo questa brutta esperienza, l’Amministrazione saprà riconoscere per il futuro”.