“Ci sono le condizioni per riuscire definitivamente a sbloccare i debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese. Ma se perdessimo anche questa occasione, le imprese non saprebbero davvero più a che santo votarsi per vedersi riconosciuto il diritto ad essere pagate dalla Pubblica Amministrazione”.
Così il Presidente di Rete Imprese Italia, Giorgio Merletti, commenta il Protocollo di impegni sul pagamento dei debiti della Pa, firmato lunedì 21 luglio con il Ministero dell’Economia, gli Enti locali e le altre Organizzazioni imprenditoriali.

Tra le novità positive contenute nell’intesa, Merletti indica la possibilità per gli imprenditori, introdotta dal Dl 66/2014 e che l’intesa dovrebbe rendere finalmente praticabile, di presentare l’istanza di pagamento direttamente sulla piattaforma elettronica per la gestione telematica delle certificazioni dei crediti. Una procedura che le imprese potranno effettuare anche tramite l’assistenza dei propri consulenti e delle Associazioni di riferimento. In assenza di un riscontro da parte dell’Ente pubblico debitore entro 30 giorni dalla presentazione dell’istanza, scatterà la procedura di nomina di un commissario ad acta per accelerare i pagamenti.

Questi nuovi aspetti, segnala Rete Imprese Italia, consentiranno di fare luce sull’entità sui debiti certi, liquidi ed esigibili maturati dalla Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese e non ancora estinti.

“Riconosciamo – aggiunge il Presidente Merletti – lo sforzo del Governo per applicare una normativa complessa e farraginosa, ma le nostre imprese hanno bisogno di certezze sul diritto a veder finalmente onorati i loro crediti”.
“Senza dimenticare – rileva ancora il Presidente Merletti – che ai debiti arretrati degli scorsi anni si stanno sommando quelli causati al mancato rispetto della legge in vigore dal primo gennaio 2013 che fissa a 30 giorni il termine per i pagamenti nelle transazioni commerciali. Per questo ci auguriamo che ora si apra un confronto per risolvere i problemi dei debiti che si stanno accumulando dal 2013. A questo proposito, è necessario obbligare tutte le Pa a rivedere i capitolati e i relativi termini di pagamenti nei limiti indicati dalla nuova legge in vigore dal 2013 sui tempi di pagamento. Così come occorrerebbe applicare la norma sui pagamenti elettronici per la Pa entro i 30 giorni indicati dalla legge e ampliare l’ambito della compensazione assumendola come principio generale per i nuovi crediti”.