CNA Arezzo inaugura la sua nuova sede in via Donat Cattin. Appuntamento sabato 22 dicembre alle ore 10 alla presenza del Presidente nazionale Ivan Malavasi, del Presidente regionale Valter Tamburini, del Sindaco Giuseppe Fanfani, del Presidente della Provincia Roberto Vasai, del Presidente della Camera di Commercio Giovanni Tricca. Ad accoglierli ci saranno il Presidente e il Direttore di CNA Arezzo, Andrea Sereni e Nicola Tosi.

La nuova sede è stata resa necessaria dal progressivo sviluppo dell’associazione che ha così lasciato la “storica” sede di via Duccio da Buoninsegna. Nella nuova sede hanno trovato posto non solo tutti gli uffici CNA, ma quelli dell’intera “galassia” dell’associazione. Qui gli artigiani ed i piccoli imprenditori aretini trovano gli uffici provinciali, quelli dell'area aretina e delle società CNA Formazione ed Oasi Consulting. In un unico luogo sono state quindi riunite le politiche per l’artigianato, il credito alle aziende, la formazione ed i servizi tradizionali e innovativi, le attività in aree strategiche quali sicurezza, ambiente, qualità ed energia, i servizi rivolti al cittadino.

La sede occupa buona parte di un complesso edilizio con destinazione direzionale e commerciale, si sviluppa su tre piani, con una superficie utile complessiva di 1.600 metri quadrati. In posizione facilmente raggiungibile da ogni parte del territorio aretino, dispone anche di un grande parcheggio pubblico. Progettata dall’architetto Pietro Pagliardini, il complesso è rivestito con una “pelle” in lamiera forata in alluminio del colore dell’oro, interrotta da grandi vetrate, anch’esse con vetri colore oro e dalle finestre che, grazie al rivestimento, perdono la loro seriale connotazione a nastro. E’ quindi evidente il legame con la storia artigianale e industriale della città. L’immagine unitaria dell’edificio è interrotta solo da un grande parallelepipedo aperto in cemento armato che contiene la scala di sicurezza. Nel giro di qualche anno i muri in cemento armato saranno ricoperti da piante rampicanti, in modo da costituire un elemento di contrasto tra l’artificialità della lamiera e la naturalità del verde.