Dopo Monaco di Baviera e l’annuncio della ricerca di nuovi investitori per il Porto di Marina di Carrara, valutata più che positivamente da Cna Fita Massa Carrara, gli autotrasportatori dettano le condizioni. Massimo Ricci, Presidente Provinciale Cna Fita Massa Carrara: “Esperienza da non ripetere: ben vengano nuovi investitori ma niente Ro-Ro“.

Autotrasportatori favorevoli alla ricerca di nuovi investitori per il Porto di Marina di Carrara, ma assolutamente contrari ad un nuovo Ro-Ro. Dopo le notizie pubblicate in questi giorni sui quotidiani locali in merito alla partecipazione dell’Autorità Portuale alla Fiera Transport Logistic di Monaco di Baviera, Cna Fita Massa Carrara (info su www.cna-ms.it) ci tiene a precisare alcuni punti prima di “innescare” meccanismi che possono rivelarsi ancora una volta negativi per il territorio. “La ricerca di investitori – spiega Massimo Ricci, Presidente Provinciale Cna Fita Massa Carrara – è un percorso importante e necessario, ma l’esperienza recente dei Ro-Ro ha lasciato più di una ferita sul territorio dividendo la comunità. L’attività di promozione del Porto di Marina di Carrara e del nostro territorio a Monaco di Baviera è stata un’opportunità molto importante per attirare operatori economici nel comprensorio apuano in modo da fornire nuova linfa al tessuto produttivo locale; lo sviluppo di un territorio e delle imprese che vi operano – precisa Ricci a nome della principale sigla di autotrasporto locale – passa anche attraverso la continua  ricerca di operatori esterni con cui creare nuove sinergie. L’Autorità Portuale ha operato nella direzione non giusta, ma giustissima, ora è però altrettanto importante non ripetere l’esperienza dei Ro-Ro”.

Le preoccupazioni di Cna Fita Massa Carrara ruotano attorno alle conseguenze che il traffico di Ro-Ro da e per Porto di Marina di Carrara ha avuto sul territorio in questi anni: “il nostro territorio, e quell’esperienza ce lo ha dimostrato – spiega – non è in grado di sostenere la presenza di un traffico Ro-Ro. Non è preparato e non ha le infrastrutture adeguate; questo non significa che non possano essere trovare alternative altrettanto interessanti per il territorio e per il Porto”. La presenza del traffico legato ai Ro-Ro ha contribuito, secondo Cna Fita, ad un innalzamento della tensione da parte dei residenti lungo le strade interessate dal transito dei semirimorchi sbarcati o imbarcati; strade, va detto, che non sono state però in alcun modo interessate da opportuni quanto necessari interventi manutenzione, in modo da ridurre il più possibile l’impatto dovuto all’aumento del traffico commerciale. “Quel che è rimasto di tale esperienza, oggi – ammonisce Cna Fita Massa Carrara – è la pesante eredità di divieti di transito disposti dall’amministrazione locale che hanno privato le imprese locali di autotrasporto della possibilità di utilizzo di due arterie fondamentali (Via Covetta e V.le Galilei) che collegano i due varchi portuali con il casello autostradale di Carrara ed i depositi ed opifici siti nelle aree ad esso limitrofe. Ben venga l’attività di ricerca di operatori economici che investano nel territorio, ma è necessario tenere ben a mente che ogni tipo di percorso che potrebbe essere intrapreso, non potrà prescindere da un’attenta valutazione di quelle che potrebbero essere le ricadute sul tessuto economico-sociale”.