Rete Imprese Prato, l’associazione di rappresentanza unitaria delle piccole imprese che riunisce CNA Prato, Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio e Casartigiani, delinea le prime osservazioni al bilancio preventivo 2016 del Comune di Prato: il momento della costruzione del bilancio preventivo del Comune di Prato è l’occasione per tutte le parti in causa di creare i presupposti del nuovo sviluppo economico e dell’occupazione nella città.

L’Amministrazione dovrebbe sostenere l’economia certamente con l’alleggerimento degli attuali vincoli burocratici che gravano sulle imprese, ma anche e soprattutto con la diminuzione del carico fiscale, nonché con l’individuazione e la creazione di nuove opportunità di mercato anche attraverso la diversificazione, comprendendo in essa la riqualificazione urbana di una città che ora più di prima ha bisogno di interventi strutturali di rilancio.

AI contrario, siamo in presenza di un bilancio preventivo nel quale vengono fatte scelte che avranno scarsissime ricadute sullo sviluppo economico e sull’occupazione e soprattutto, aspetto ancora più preoccupante, non indicano una prospettiva, un’idea, un progetto più complessivo di rilancio della città.

Rete Imprese Prato è fermamente convinta che gli assi portanti dell’economia di questo territorio nel contesto metropolitano su cui devono puntare i documenti di programmazione dell’ente pubblico sono:
1) Industria e manifatturiero
2) Servizi alle imprese
3) Sviluppo delle funzioni di centro direzionale europeo dell’industria tessile a Prato
4) Commercio, turismo e terziario di qualità.

A partire da queste quattro funzioni dovrebbe quindi realizzarsi l’articolazione delle attività, dei progetti, delle infrastrutture e delle risorse istituzionali: parliamo di impegni, anche pluriennali, ma in grado di far ripartire lo sviluppo, di ridisegnare, per Prato, un ruolo di primo piano nell’economia del centro Italia e di contribuire al miglioramento della produzione di ricchezza e benessere per i cittadini.
Per questo Prato ha bisogno di chiarirsi le idee sul suo sviluppo e di coalizzare risorse e fondi su progetti che puntano all’obiettivo del rilancio industriale.

Non troviamo nelle linee di bilancio preventivo nessun intervento che abbia il senso di un progetto di rilancio della città e la nostra preoccupazione viene drammaticamente confermata da alcuni numeri di bilancio:
– 157.000 € destinati al turismo rappresentano una cifra veramente irrisoria se si pensa davvero a utilizzare tale volano come uno di quelli di rilancio della città
– 1,4 mln alla voce sviluppo economico e competitività sono risorse assai residuali se si pensa a strumenti di incentivazione e rilancio del sistema economico locale
– 300.000€ di risorse per l’emergenza abitativa sono insignificanti;
– A fronte di tutto questo si investono circa 16 mln di euro per un nuovo parco a verde pubblico nell’area del vecchio ospedale, di sicuro a nostro avviso non una delle priorità centrali di cui ha bisogno la nostra città, sottovalutando e rischiando di comprometterne le potenzialità di questa importante area strategica per il rilancio del centro storico;
– Nessuna diminuzione dell’imposizione fiscale per le imprese: da tempo chiediamo ripetutamente una revisione del sistema di tassazione della TARI, nonché l’attivazione di un tavolo tecnico permanente che definisca linee di indirizzo e regolamenti comunali unici sul tema dello smaltimento dei rifiuti e il recupero dell’evasione fiscale.
– Di contro si prevedono, 14 mln di entrate provenienti dalle multe che sosterranno per oltre il 7% il bilancio del Comune (una media di 73 € ad abitante!).

Infine alcune considerazioni di natura metodologica: Rete Imprese Prato ha avuto occasione di esprimere il proprio apprezzamento per l’illustrazione delle linee di bilancio preventivo attraverso la predisposizione di schede tecniche approntate dall’Assessorato, nonché per la rapidità dei tempi con cui si intende approvare il bilancio preventivo, ma al tempo stesso la richiesta di Rete Imprese Prato, ribadita in più di un’occasione, è quella di aprire un confronto di merito di natura preventiva e con tempi certi, con tutte le parti sociali che rappresentano tanta parte dell’economia pratese, soprattutto quando si costruisce attraverso il documento di bilancio preventivo del Comune l’ossatura economica dello sviluppo della città.