Nella sede di CNA Grosseto confronto su infrastrutture, appalti e credito con gli assessori Ceccarelli e Bugli ed i consiglieri Marras e Scaramelli. 

Infrastrutture, credito alle imprese e codice degli appalti. Sono questi i temi per le politiche di sviluppo su cui Cna Toscana sud (associazioni di Grosseto, Arezzo e Siena) si è confrontata con i rappresentanti della Regione Toscana.

All’incontro con i presidenti delle tre associazioni Riccardo Breda, per Cna Grosseto, Fabio Petri, per  Cna Siena, e Franca Binazzi, di Cna Arezzo e portavoce di Cna Toscana sud, hanno partecipato gli assessori regionali alle Infrastrutture e Mobilità Vincenzo Ceccarelli e al Patrimonio e Bilancio Vittorio Bugli, ed i consiglieri Scaramelli e Marras.

“Il potenziamento delle infrastrutture è uno dei punti fondamentali per l’economia del nostro territorio”, ha ribadito Riccardo Breda, presidente di Cna Grosseto. “I collegamenti viari rappresentano un deficit per la competitività delle nostre imprese ed è necessario, quindi, fare tutto il possibile per risolverlo. A partire dallo sblocco dei lavori per il corridoio tirrenico, passando per il completamento della Grosseto – Fano, per il ripristino della E 45, a partire dal viadotto Puleto interdetto al traffico merci, con aggravi pesanti per le imprese dell’autotrasporto, fino ad arrivare al collegamento con il porto di Piombino.

Altro tema in primo piano quello degli appalti pubblici. “Siamo molto soddisfatti della legge regionale 18 del 16 aprile scorso, il nuovo codice regionale sugli appalti – dice Franca Binazzi, portavoce di Cna Toscana sud e presidente dell’associazione di Arezzo – perché è una norma scaturita da una serie di confronti tra la Regione e le associazioni di categoria, Cna Toscana in testa. E’ una legge che tutela le piccole e micro imprese, perché prevede che almeno il 50 per cento dei bandi siano rivolti alle aziende del territorio e perché molte delle gare più impegnative saranno divise in piccoli lotti in modo da consentire la partecipazione alle imprese locali. Questa rappresenta una garanzia importante in termini di sicurezza e di corretto svolgimento dei lavori per gli enti e per i cittadini. Consente la ricaduta sul territorio dei fondi, evita il subappalto ed è una garanzia di legalità. Ci auguriamo, quindi, di essere sempre ai tavoli di concertazione, come è avvenuto per la stesura di questo testo”. “Adesso – conclude Binazzi – confidiamo che vengano apportati correttivi al decreto legge “Sblocca Cantieri” in linea con quanto fatto dalla Regione Toscana, perché solo in questo modo si possono tutelare le migliaia di medie, piccole e micro imprese del paese”.

Infine, altro tema importantissimo per le imprese artigiane è quello del credito. “Accedere al credito per le piccole e piccolissime imprese è sempre più difficile”, dice Fabio Petri, presidente di Cna Siena. “Dobbiamo quindi lavorare per trovare nuove forme di finanziamento e sostegno alle nostre imprese, supportando il ruolo dei Confidi come hanno fatto altre regioni, sulla scorta dell’esperienza positiva della Regione Toscana. Ci preoccupano le notizie sul Decreto crescita, che prevede l’abolizione della cosiddetta ‘lettera R’. Si rischia di vanificare lo sforzo messo in campo dalle associazioni, finendo per privilegiare le imprese più strutturate o le banche, a danno delle Pmi che, in questi anni hanno subito una contrazione degli affidamenti”.

Le istanze di Cna Toscana sud sono state accolte dai rappresentanti della Regione: l’assessore Ceccarelli ha illustrato lo stato dell’arte dei lavori sulla Grosseto – Fano e sottolineato l’impegno della Regione con Anas e con Il Ministero per risolvere il blocco della tirrenica e l’interdizione ai mezzi pesanti di alcuni tratti delle E 45, in provincia di Arezzo. Rassicurazioni anche sul tema del credito, da parte dell’assessore Bugli, che ha sottolineato come la Regione sta facendo uno sforzo per finanziare, per circa 60 milioni di euro, una sorta di “patto per lo sviluppo”, accogliendo quindi le richieste delle associazioni di categoria, in particolare di Cna, finalizzate a patrimonializzare i consorzi Confidi e sostenere, attraverso bandi, con fondi diretti le aziende.