“Sinceramente a me fa molto piacere quando sento parlare della nautica da diporto in modo positivo, soprattutto come possibile motore di sviluppo occupazionale nel nostro – purtroppo misero – territorio. Nca in questo senso è sicuramente un esempio straordinario che, sono convinto, debba essere coadiuvato da tutti per arrivare ad esprimere le sue grandi capacità. Nello stesso tempo però credo che la dirigenza di Nca dovrebbe fare ammenda per alcuni atteggiamenti e valutare che si è inserita in un contesto consolidato da tanto tempo assumendosi, anche pubblicamente, degli oneri nei confronti del territorio”: lo ha affermato il Presidente Provinciale Cna Nautica Massa Carrara, Carlo Alberto Tongiani intervenendo sul caso Nca/Admiral.

“Voglio ricordare – ha spiegato – che esiste un importante comparto della nautica formato da decine di aziende insediate nella zona industriale di Massa Carrara, che hanno investito in strutture senza chiedere aiuti a nessuno e che sono finite nel dimenticatoio. Da quindici anni chiediamo un sbocco al mare all’interno del porto (bene comune) per operazioni di alaggio e varo di barche a prezzi “normali“ che ci consentano di riempire i capannoni in inverno e far lavorare nei refitting tanti artigiani e tante imprese. Allora mi chiedo: per ottenere l’interesse di tutti bisogna organizzare una festa? Ditecelo e state sicuri che organizzeremo un intero festival”.

Si è inserito nel dibattito anche il Presidente Provinciale di Cna Massa Carrara: “Purtroppo – ha analizzato Bedini – si associa la parola sviluppo solo quando parliamo di aziende che vengono da fuori provincia, alle grandi compagini e ai grandi investimenti e ci si dimentica del tessuto economico locale fatto di piccole realtà. Nei loro confronti l’attenzione è sempre molto distratta e raramente abbiamo assistito a prese di posizione. Il nostro non è un complesso di inferiorità dimensionale: è la necessità di ricordare, a chi amministra il territorio, che sono le piccole imprese contribuiscono a fare la differenza ogni giorno. Auspichiamo in futuro la stessa considerazione”.
Bedini non si esime dall’entrare nella polemica: “La proprietà di Admiral si deve rendere conto che se a teatro c’è brusio, vuol dire che lo spettacolo non e poi andato cosi bene. Ai sindacati invece consiglio una linea meno dirompente. Non sempre si possono prendere posizioni a prescindere, se vogliamo competere con il mondo, con i mercati, bisogna avere la forza di cambiare”.