Circa 40 aziende pratesi, toscane e romagnole del comparto mobili e arredo casa sono coinvolte in questi giorni nel progetto siglato tra Ministero dello Sviluppo Economico, ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e CNA che prevede la visita mirata ad accordi commerciali da parte di operatori provenienti da Russia, Ucraina, Kazakistan e Bielorussia.

Nata nell’ambito dell’iniziativa “La Casa del III Millennio” – lanciata e coordinata dall’Ufficio Internazionalizzazione della CNA di Prato già nel lontano  2007 –  questa nuova tappa del progetto vedrà svolgersi domani e mercoledì 24 luglio nella nuova sede della Camera di Commercio di Prato e direttamente nei laboratori locali una serie di incoming con operatori provenienti da Russia, Bielorussia, Kazakhstan e Ucraina dei settori contract e retail di alta gamma, selezionati tra quelli che hanno avviato contatti con le imprese CNA presenti alla manifestazione internazionale moscovita dedicata al settore casa “Saloni World Wide” che si è tenuta dal 10 al 13 ottobre 2012  e attraverso l’attività di ricerca realizzata dagli uffici dell’ICE-Agenzia di Mosca, Almaty e Kiev.

Sarà poi la volta di Ravenna, in collaborazione con CNA Romagna Estero, il nuovo servizio lanciato dalle CNA Provinciali di Ravenna e Forlì-Cesena che promuove le imprese del settore sui mercati internazionali. Questo secondo invito di operatori esteri, conclude un’azione coordinata da CNA e ICE-Agenzia che ha visto a dicembre la presenza di 10 architetti e buyers russi in Toscana e il coinvolgimento complessivo di 60 aziende italiane.

Per avere un’idea della fetta di mercato potenziale rappresentato dalla Russia, basti pensare che, secondo i dati delle Dogane Russe elaborate dell’ufficio ICE di Mosca,  nell’export verso la Russia, l’Italia si piazza oggi ad un prestigioso secondo posto, dietro la Cina, con quote export che hanno superato 140 milioni di euro solo tra gennaio e maggio 2013, pari ad una quota di mercato dell’11.84%.

Sul fronte del mercato russo, infatti, spiega Claudio Bettazzi presidente CNA Prato “la domanda di mobili ed altri articoli d’arredamento si rivolge principalmente all’estero e all’Italia che si pone tradizionalmente ai primi posti tra i Paesi fornitori, assieme ed in competizione soprattutto con Cina, Germania, Corea del Sud, Polonia e Ucraina. Gli spazi di maggior valore per il prodotto italiano restano concentrati nel segmento superiore del mercato, mentre maggior spazio alla sperimentazione e alla novità si riscontra  nell’arredamento delle ville e delle case di campagna del ceto più abbiente. L’aumento di architetti e interior designer e la maggior diffusioni di idee e tendenze estere permettono di soddisfare le esigenze di un pubblico esigente che vede in questo comparto una manifestazione del proprio status symbol.  L’Italia copre in questo una posizione di primo piano e il mobile italiano continua ad essere preferito dai russi che prediligono mobili classici e in stile”.

“Con questa iniziativa portiamo a compimento un’Intesa Operativa siglata con Ministero dello Sviluppo Economico e l’ICE-Agenzia che ci ha dato l’opportunità di realizzare un’interessante progettazione a favore delle imprese artigiane e delle PMI che fanno riferimento al nostro sistema associativo – ha dichiarato Antonio Franceschini, Responsabile Ufficio Internazionalizzazione e Mercato CNA Nazionale – è questa una dimensione d’impresa che contribuisce per oltre il 54% all’export nazionale (fonte: annuario statistico Istat – Ice ed. 2013), con le piccole imprese (fino a 50 addetti) che danno un contributo del 25,3%”. “E’ importante inoltre evidenziare come in questi ultimi anni il numero delle imprese esportatrici è cresciuto nelle classi più piccole (fino a 19 addetti) andando a costituire una classe di nuovi esportatori” – continua Franceschini – e questo dell’aumento della presenza delle imprese artigiane e delle PMI sui mercati internazionali è una delle priorità per CNA”.

” Oggi più che mai il successo di un’azienda all’estero può essere agevolato se non determinato da un reale e concreto partenariato pubblico/privato per la realizzazione di efficaci progetti di internazionalizzazione – ha dichiarato Maria Ines Aronadio, il Dirigente dell’Ufficio Beni di Consumo dell’ICE-Agenzia – Questo è il motivo del successo di questa iniziativa che può e deve proseguire in Russia e/o in altri Paesi, prendendo in considerazione anche strumenti innovativi di ingresso sui mercati. Mi riferisco in particolare alla formula di vendita “contract” che può essere determinante per combattere la concorrenza nel segmento più alto del mercato e per un aumento considerevole delle nostre forniture. Bisogna tenere presente che talvolta – proprio passando dalla Russia – si possono ottenere commesse anche in altre località europee come l’Inghilterra, la Toscana o la Costa Azzurra in Francia. Infatti – continua la Aronadio –  se il cliente russo è rimasto soddisfatto del primo lavoro svolto con la formula contract in un secondo tempo si rivolge alla medesima ditta per arredare anche le sue altre proprietà. In generale, sia per l’arredamento sia per l’edilizia, il mercato russo della fascia alta è pronto a ricevere prodotti esclusivi, non solo industriali, ma anche artigianali”.

Mentre Gaetano Bergami -Presidente Nazionale di CNA Produzione- ha dichiarato “Come CNA Produzione riteniamo che il cambiamento dei paradigmi competitivi, accelerato dalla crisi economica persistente, ha reso e renderà sempre più rilevante per le imprese l’approccio ai mercati internazionali. Tale dinamica è resa ancora più necessaria dalla forte contrazione della domanda interna. In seguito ad un’analisi approfondita si è ritenuto che la molteplicità delle competenze richieste e dei servizi funzionali alle imprese trovi una dimensione ottimale nella numerosità delle aziende data dalla collaborazione delle varie CNA Provinciali. Le imprese, in primis, devono sperimentare nuove strategie collaborative in una logica di filiera e di cluster. Estremamente soddisfatti della collaborazione avviata con l’ICE-Agenzia, confidiamo che questo ambizioso progetto possa concretizzarsi in reali opportunità di business e di crescita per le imprese del settore”.