Grande successo dell'iniziativa organizzata da Rete Imprese Prato lunedì 28 gennaio, giornata di mobilitazione nazionale, nell'aula magna dell'Università PIN di Prato.

Ad ascoltare le richieste messe "nero su bianco" dalle imprese e dalle Associazioni e rivolte ai Candidati al Parlamento nazionale, oltre 130 imprenditori, i vertici istituzionali di Provincia, Comune, Camera di commercio di Prato e Unione Industriali, Presidenti e Direttori delle Associazioni rappresentate in RTI (Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Casartigiani) di Prato e Pistoia.

A guidare il dibattito sono stati Canio Molinari, presidente in carica di Rete Imprese Prato (e Presidente di Confcommercio Prato), e il Segretario Fabio Mazzanti (Direttore di Cna Prato).

Ad interloquire con la platea ecco l'elenco dei Candidati e dei rappresentanti delle forze politiche territoriali in corsa per il Parlamento nazionale che hanno accolto l'invito di Rete Impresa al confronto di stamani (in ordine alfabetico): Fausto Barosco   (Movimento 5 Stelle), Matteo Biffoni    (Pd Prato), Edoardo Fanucci (Pd Pistoia), Riccardo Mazzoni  (Pdl), Edoardo Nesi  (Scelta civica – Con Monti per l'Italia), Francesco Paoletti  (SEL), Rudi Russo  (Coalizione Democratici e Progressisti), Matilde Tasselli (Fare per Fermare il declino di Oscar Giannino).

Il documento Rete Imprese Italia Prato

Rete Imprese nasce due anni fa a livello nazionale, quando Confcommercio, CNA, Confartigianato, Confesercenti e Casartigiani scelsero di unire le proprie voci politiche per dare maggiore peso alle esigenze di tutte le piccole e medie imprese. Prato è stata tra le primissime province ad attivarsi per costituire Rete Imprese a livello locale. Ci abbiamo creduto fin dall’inizio e, a distanza di due anni, possiamo dire che “Ce l’abbiamo fatta!” E’ per noi motivo d’orgoglio sapere che, a distanza di due anni, siamo ancora una delle province più attive in questo progetto di unione.

Quello che facciamo è individuare le maggiori esigenze degli imprenditori e collaborare con forza per trovare soluzioni efficaci. Se oggi Rete Imprese Prato è tra le pochissime realtà a funzionare davvero in tutta Italia dobbiamo dire grazie ai nostri imprenditori.

Quella di oggi è una giornata importante perché per la prima volta Rete Imprese organizza in ogni provincia di Italia, contestualmente, iniziative per sostenere le imprese; iniziative per dire “NO AD UNA POLITICA CHE METTE IN LIQUIDAZIONE LE IMPRESE”. Oggi è una giornata di grande mobilitazione nazionale.

Ci sono province che hanno organizzato manifestazioni in piazza, altre hanno fatto eventi; NOI abbiamo scelto di riunirci nell’aula magna della nostra università. Abbiamo scelto questa sede come simbolo di speranza e di costruzione per il futuro di una politica diversa che sostenga il vero motore dell’economia della nazione, che siete voi, le imprese.

Oggi abbiamo chiesto ai candidati politici di partecipare a questa giornata in maniera attiva, perché è a loro che noi vogliamo rivolgere tutte le nostre richieste. Sono loro il futuro della nostra politica nazionale e locale ed è per questo che vogliamo che rispondano alle nostre esigenze con proposte semplici ma davvero efficaci.

Abbiamo invitato per questo anche gli organi di stampa: perché anche loro possano ascoltare e veicolare le informazioni, secondo la professionalità che li contraddistingue.

Le imprese sono il vero motore della nostra economia. Solo dando nuovamente respiro agli imprenditori, potremo uscire da una crisi che non ha precedenti.

Il volantino che abbiamo costruito per questo evento parla chiaro: “NEL 2012 HA CHIUSO UN’IMPRESA AL MINUTO!” Un’impresa al minuto significa che in questo mio breve intervento iniziale di stamani, dal momento in cui ho iniziato a parlare di mobilitazione nazionale 5 aziende hanno chiuso il bandone! QUESTI NUMERI NON SONO PIU’ SOSTENIBILI!

E quello che appare allucinante è che la politica non ha ancora capito che quando un negozio chiude, non è solo l’imprenditore a rimetterci. Insieme a lui perdono il lavoro e lo stipendio anche tutti i suoi dipendenti. E tutti loro saranno a loro volta mogli e mariti, madri e padri, con figli che si troveranno da un giorno ad un altro senza sostegno economico.

Le tasse e i contributi che le imprese oggi sono tenute a pagare sono talmente tanti che coprono qualsiasi speranza di crescita. E’ il sistema che è sbagliato!

Dobbiamo riportare nuovamente liquidità nelle tasche dei cittadini: solo così potremo avere risorse da investire negli acquisti e i consumi potranno ripartire. Se non vinciamo questa strozzatura, i nostri imprenditori non avranno più liquidità e così saranno costretti a chiudere l’attività, causando licenziamenti di dipendenti. Chi aiuterà poi questi dipendenti? Non certo altre aziende in liquidazione…

E’ ora di fare un intervento economico e politico forte che metta al centro la piccola e media impresa. Gli imprenditori pratesi sono persone forti, che difficilmente si abbattono. Ma questa politica ci sta facendo perdere ogni tipo di speranza.

Sei mesi fa, come Rete Imprese Prato abbiamo realizzato il “Manifesto per lo sviluppo di Prato.”

Sotto al titolo c’è una frase molto semplice: “Le imprese chiedono…” E di seguito un elenco di 9 punti: 1) abbattimento dell’IMU 2) credito e sostegno dalle banche 3) revisione del patto di stabilità per gli investimenti delle pubbliche amministrazioni 4) sblocco dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione 5) lotta all’evasione fiscale 6) una giusta riforma del lavoro: flessibilità in entrata e minori costi per assumere 7) Prato, risorsa territoriale dell’area metropolitana! 8) più valore al “Made In” 9) pianificazione territoriale per le grandi strutture di vendita.

Il manifesto termina con un decimo punto lasciato vuoto ed un signore di spalle che sta scrivendo qualcosa: questo signore in basso è l’imprenditore che alza il braccio per scrivere e dare voce alle sue esigenze!

Su questi temi abbiamo lavorato, ci siamo trovati insieme alle forze politiche locali, ci abbiamo creduto. Siamo sconcertati oggi, a distanza di sei mesi, nel vedere che molti di questi temi sono più attuali che mai! L’IMU per esempio è una delle imposte più sentite dagli italiani. Oppure il credito sarebbe un tema sul quale mettersi a piangere.

Siamo arrivati ad un punto in cui una volta ottenuto un finanziamento (quelle poche volte che si riesce ad ottenerlo), serve un altro finanziamento solo per pagare gli interessi alla banca.

E poi la lotta – all’evasione – fiscale! Ma come? Si continua a fare la caccia al mancato scontrino nei piccoli negozi? Possibile che non si sia ancora capito che questa è solo una piccolissima parte dell’evasione? La vera evasione è altrove!!!

Altro argomento: il mercato del lavoro. Voglio sapere cosa hanno in mente per noi imprenditori per agevolare le assunzioni ed i rapporti di lavoro. E insieme al mercato del lavoro voglio sapere cosa hanno in mente, per abbassare il prelievo fiscale e riportare liquidità nelle tasche dei cittadini.

L’impresa va riconosciuta come il luogo ideale ed effettivo di creazione di ricchezza, / di nuova e migliore occupazione. Siamo convinti che attraverso l’impresa sia possibile immaginare e realizzare una società più vivibile e una politica più etica. D’altra parte, se nella prossima legislatura l’impresa non sarà posta al centro delle politiche economiche, non riusciremo a venire fuori da una crisi che si sta trasformando in depressione economica e sociale. L’impresa è il luogo in cui si crea ricchezza e dignità e dunque se questo luogo viene indebolito o distrutto, insieme vengono meno anche le prospettive di crescita del paese.

Le imprese che noi tuteliamo, ricoprono il 60% del PIL nazionale, quindi è necessario che siano presi provvedimenti per il nostro sviluppo. Siamo noi l’unico tessuto produttivo che ha la possibilità di sopperire alla disoccupazione e di creare nuovi posti di lavoro…ma così non possiamo più permetterci di continuare! Quella di oggi è una giornata storica perché per la prima volta tante associazioni e tanti imprenditori si sono riuniti per testimoniare un disagio serio.  Non è un caso che l’abbiamo organizzata proprio in piena campagna elettorale. Questa giornata apre una riflessione sul ruolo che le piccole e medie imprese devono avere nelle politiche economiche del prossimo governo.