Reinventarsi o sparire. La crisi economica ha imposto anche questo a molte piccole aziende artigiane toscane. Cambiare o morire. Un bivio a senso unico che non prevede ripensamenti. Ne tanto meno errori. La Progetto Segno (associata a Cna Massa Carrara) piccola azienda di comunicazione, grafica e aerografia digitale di Massa fondata da due fratelli quarantenni, Stefano e Pietro Bertilorenzi, ha scelto la più difficile delle strade. Si è reinventata, e come la Fenice, è risorta dalle ceneri dopo una poco fortunata esperienza alcuni anni fa. Stritolata dalla concorrenza e dalle logiche di un mercato sempre più al ribasso, oggi è un piccolo miracolo nel panorama italiano con prospettive interessantissime.

Il suo cuore e le sue menti pulsano dentro uno degli incubatori del Consorzio Zona Industriale Apuana, casa di artigiani e imprese, ma le ambizioni stanno portando la Progetto Segno alla conquista di mercati ancora ignari dei miracoli dell’azienda capace di fondere insieme l’arte e la sua anima artistica alla tecnologia più sofisticata. Non è un robot, guai a chiamarlo così, il “sistema aerografico digitale” – così si chiama – è un “pittore meccanico” che muove le mani come un artista. Ma a pensare è ancora l’uomo.

“Attualmente è l’unico sistema così concepito al mondo – racconta Stefano, 43 anni – e nasce dall’accostamento di una tecnologia già esistente ma implementata da specifiche da noi commissionate. Oggi siamo in grado di riprodurre fedelmente su tutte le superfici, anche curve, dal legno al vetro, dal marmo fino al pvc, qualsiasi disegno, fantasia, forma, oggetto o fotografia. Ma anche di simulare qualsiasi materiale. Possiamo simulare anche il marmo come il travertino e il legno per esempio per interni di yacht o Campers dove è necessario utilizzare materiali leggeri”. Facile intuire il target aziendale: “Principalmente decorazioni e arredo da interni, stand espositivi, mostre, esposizioni, automotive e nautica. Abbiamo aerografato – sottolinea Stefano – anche porte e finestre, tavole da surf, cofani di auto, camper, fondi di ristoranti e locali. Le applicazioni sono infinite. Possiamo anche dipingere sul vetro e senza stampa”. Qualità del prodotto finale, velocità nella riproduzione ed economicità le tre priorità della sfida della piccola azienda apuana: “L’idea nasce dalla volontà mia e di mio fratello, da una vocazione per questo lavoro – racconta Stefano – il mercato oggi offre le solite cose di alcuni anni fa, con la differenza che i margini si sono ridotti sensibilmente. Abbiamo pensato di fondere arte e tecnologia per poter offrire una riproduzione di qualità a tempi e costi ridotti e la possibilità di un lavoro in serie. Con la pittura digitale, rispetto alla tradizionale aerografia manuale, il cliente può risparmiare anche il 60%. Per restare competitivi è necessario portare dentro l’azienda innovazioni ed idee. Questa è la nostra sfida, forse la più bella di tutte”. Una realtà che la Cna ha accolto a braccia aperte perché va verso il futuro: “Innovazione e ricerca – sottolinea Dino Sodini, Presidente Cna Massa Carrara – sono prerogative di un mercato che ha subito sconvolgimenti epocali. Per restare sui mercati c’è bisogno di idee, prodotti innovativi e di entusiasmo. Fortunatamente nella Provincia di Massa Carrara si trovano ancora questi esempi, segno che dopo tutto, il futuro è ancora nelle nostre mani. Tecnicamente si chiamano campioni di impresa, ma per il nostro tessuto artigianale sono uno stimolo a guardare avanti con ottimismo”.

Reinventarsi o sparire. La crisi economica ha imposto anche questo a molte piccole aziende artigiane toscane. Cambiare o morire. Un bivio a senso unico che non prevede ripensamenti. Ne tanto meno errori. La Progetto Segno (associata a Cna Massa Carrara) piccola azienda di comunicazione, grafica e aerografia digitale di Massa fondata da due fratelli quarantenni, Stefano e Pietro Bertilorenzi, ha scelto la più difficile delle strade. Si è reinventata, e come la Fenice, è risorta dalle ceneri dopo una poco fortunata esperienza alcuni anni fa. Stritolata dalla concorrenza e dalle logiche di un mercato sempre più al ribasso, oggi è un piccolo miracolo nel panorama italiano con prospettive interessantissime.

Il suo cuore e le sue menti pulsano dentro uno degli incubatori del Consorzio Zona Industriale Apuana, casa di artigiani e imprese, ma le ambizioni stanno portando la Progetto Segno alla conquista di mercati ancora ignari dei miracoli dell’azienda capace di fondere insieme l’arte e la sua anima artistica alla tecnologia più sofisticata. Non è un robot, guai a chiamarlo così, il “sistema aerografico digitale” – così si chiama – è un “pittore meccanico” che muove le mani come un artista. Ma a pensare è ancora l’uomo.

“Attualmente è l’unico sistema così concepito al mondo – racconta Stefano, 43 anni – e nasce dall’accostamento di una tecnologia già esistente ma implementata da specifiche da noi commissionate. Oggi siamo in grado di riprodurre fedelmente su tutte le superfici, anche curve, dal legno al vetro, dal marmo fino al pvc, qualsiasi disegno, fantasia, forma, oggetto o fotografia. Ma anche di simulare qualsiasi materiale. Possiamo simulare anche il marmo come il travertino e il legno per esempio per interni di yacht o Campers dove è necessario utilizzare materiali leggeri”. Facile intuire il target aziendale: “Principalmente decorazioni e arredo da interni, stand espositivi, mostre, esposizioni, automotive e nautica. Abbiamo aerografato – sottolinea Stefano – anche porte e finestre, tavole da surf, cofani di auto, camper, fondi di ristoranti e locali. Le applicazioni sono infinite. Possiamo anche dipingere sul vetro e senza stampa”. Qualità del prodotto finale, velocità nella riproduzione ed economicità le tre priorità della sfida della piccola azienda apuana: “L’idea nasce dalla volontà mia e di mio fratello, da una vocazione per questo lavoro – racconta Stefano – il mercato oggi offre le solite cose di alcuni anni fa, con la differenza che i margini si sono ridotti sensibilmente. Abbiamo pensato di fondere arte e tecnologia per poter offrire una riproduzione di qualità a tempi e costi ridotti e la possibilità di un lavoro in serie. Con la pittura digitale, rispetto alla tradizionale aerografia manuale, il cliente può risparmiare anche il 60%. Per restare competitivi è necessario portare dentro l’azienda innovazioni ed idee. Questa è la nostra sfida, forse la più bella di tutte”. Una realtà che la Cna ha accolto a braccia aperte perché va verso il futuro: “Innovazione e ricerca – sottolinea Dino Sodini, Presidente Cna Massa Carrara – sono prerogative di un mercato che ha subito sconvolgimenti epocali. Per restare sui mercati c’è bisogno di idee, prodotti innovativi e di entusiasmo. Fortunatamente nella Provincia di Massa Carrara si trovano ancora questi esempi, segno che dopo tutto, il futuro è ancora nelle nostre mani. Tecnicamente si chiamano campioni di impresa, ma per il nostro tessuto artigianale sono uno stimolo a guardare avanti con ottimismo”.

Reinventarsi o sparire. La crisi economica ha imposto anche questo a molte piccole aziende artigiane toscane. Cambiare o morire. Un bivio a senso unico che non prevede ripensamenti. Ne tanto meno errori. La Progetto Segno (associata a Cna Massa Carrara) piccola azienda di comunicazione, grafica e aerografia digitale di Massa fondata da due fratelli quarantenni, Stefano e Pietro Bertilorenzi, ha scelto la più difficile delle strade. Si è reinventata, e come la Fenice, è risorta dalle ceneri dopo una poco fortunata esperienza alcuni anni fa. Stritolata dalla concorrenza e dalle logiche di un mercato sempre più al ribasso, oggi è un piccolo miracolo nel panorama italiano con prospettive interessantissime.

Il suo cuore e le sue menti pulsano dentro uno degli incubatori del Consorzio Zona Industriale Apuana, casa di artigiani e imprese, ma le ambizioni stanno portando la Progetto Segno alla conquista di mercati ancora ignari dei miracoli dell’azienda capace di fondere insieme l’arte e la sua anima artistica alla tecnologia più sofisticata. Non è un robot, guai a chiamarlo così, il “sistema aerografico digitale” – così si chiama – è un “pittore meccanico” che muove le mani come un artista. Ma a pensare è ancora l’uomo.

“Attualmente è l’unico sistema così concepito al mondo – racconta Stefano, 43 anni – e nasce dall’accostamento di una tecnologia già esistente ma implementata da specifiche da noi commissionate. Oggi siamo in grado di riprodurre fedelmente su tutte le superfici, anche curve, dal legno al vetro, dal marmo fino al pvc, qualsiasi disegno, fantasia, forma, oggetto o fotografia. Ma anche di simulare qualsiasi materiale. Possiamo simulare anche il marmo come il travertino e il legno per esempio per interni di yacht o Campers dove è necessario utilizzare materiali leggeri”. Facile intuire il target aziendale: “Principalmente decorazioni e arredo da interni, stand espositivi, mostre, esposizioni, automotive e nautica. Abbiamo aerografato – sottolinea Stefano – anche porte e finestre, tavole da surf, cofani di auto, camper, fondi di ristoranti e locali. Le applicazioni sono infinite. Possiamo anche dipingere sul vetro e senza stampa”. Qualità del prodotto finale, velocità nella riproduzione ed economicità le tre priorità della sfida della piccola azienda apuana: “L’idea nasce dalla volontà mia e di mio fratello, da una vocazione per questo lavoro – racconta Stefano – il mercato oggi offre le solite cose di alcuni anni fa, con la differenza che i margini si sono ridotti sensibilmente. Abbiamo pensato di fondere arte e tecnologia per poter offrire una riproduzione di qualità a tempi e costi ridotti e la possibilità di un lavoro in serie. Con la pittura digitale, rispetto alla tradizionale aerografia manuale, il cliente può risparmiare anche il 60%. Per restare competitivi è necessario portare dentro l’azienda innovazioni ed idee. Questa è la nostra sfida, forse la più bella di tutte”. Una realtà che la Cna ha accolto a braccia aperte perché va verso il futuro: “Innovazione e ricerca – sottolinea Dino Sodini, Presidente Cna Massa Carrara – sono prerogative di un mercato che ha subito sconvolgimenti epocali. Per restare sui mercati c’è bisogno di idee, prodotti innovativi e di entusiasmo. Fortunatamente nella Provincia di Massa Carrara si trovano ancora questi esempi, segno che dopo tutto, il futuro è ancora nelle nostre mani. Tecnicamente si chiamano campioni di impresa, ma per il nostro tessuto artigianale sono uno stimolo a guardare avanti con ottimismo”.

Reinventarsi o sparire. La crisi economica ha imposto anche questo a molte piccole aziende artigiane toscane. Cambiare o morire. Un bivio a senso unico che non prevede ripensamenti. Ne tanto meno errori. La Progetto Segno (associata a Cna Massa Carrara) piccola azienda di comunicazione, grafica e aerografia digitale di Massa fondata da due fratelli quarantenni, Stefano e Pietro Bertilorenzi, ha scelto la più difficile delle strade. Si è reinventata, e come la Fenice, è risorta dalle ceneri dopo una poco fortunata esperienza alcuni anni fa. Stritolata dalla concorrenza e dalle logiche di un mercato sempre più al ribasso, oggi è un piccolo miracolo nel panorama italiano con prospettive interessantissime.

Il suo cuore e le sue menti pulsano dentro uno degli incubatori del Consorzio Zona Industriale Apuana, casa di artigiani e imprese, ma le ambizioni stanno portando la Progetto Segno alla conquista di mercati ancora ignari dei miracoli dell’azienda capace di fondere insieme l’arte e la sua anima artistica alla tecnologia più sofisticata. Non è un robot, guai a chiamarlo così, il “sistema aerografico digitale” – così si chiama – è un “pittore meccanico” che muove le mani come un artista. Ma a pensare è ancora l’uomo.

“Attualmente è l’unico sistema così concepito al mondo – racconta Stefano, 43 anni – e nasce dall’accostamento di una tecnologia già esistente ma implementata da specifiche da noi commissionate. Oggi siamo in grado di riprodurre fedelmente su tutte le superfici, anche curve, dal legno al vetro, dal marmo fino al pvc, qualsiasi disegno, fantasia, forma, oggetto o fotografia. Ma anche di simulare qualsiasi materiale. Possiamo simulare anche il marmo come il travertino e il legno per esempio per interni di yacht o Campers dove è necessario utilizzare materiali leggeri”. Facile intuire il target aziendale: “Principalmente decorazioni e arredo da interni, stand espositivi, mostre, esposizioni, automotive e nautica. Abbiamo aerografato – sottolinea Stefano – anche porte e finestre, tavole da surf, cofani di auto, camper, fondi di ristoranti e locali. Le applicazioni sono infinite. Possiamo anche dipingere sul vetro e senza stampa”. Qualità del prodotto finale, velocità nella riproduzione ed economicità le tre priorità della sfida della piccola azienda apuana: “L’idea nasce dalla volontà mia e di mio fratello, da una vocazione per questo lavoro – racconta Stefano – il mercato oggi offre le solite cose di alcuni anni fa, con la differenza che i margini si sono ridotti sensibilmente. Abbiamo pensato di fondere arte e tecnologia per poter offrire una riproduzione di qualità a tempi e costi ridotti e la possibilità di un lavoro in serie. Con la pittura digitale, rispetto alla tradizionale aerografia manuale, il cliente può risparmiare anche il 60%. Per restare competitivi è necessario portare dentro l’azienda innovazioni ed idee. Questa è la nostra sfida, forse la più bella di tutte”. Una realtà che la Cna ha accolto a braccia aperte perché va verso il futuro: “Innovazione e ricerca – sottolinea Dino Sodini, Presidente Cna Massa Carrara – sono prerogative di un mercato che ha subito sconvolgimenti epocali. Per restare sui mercati c’è bisogno di idee, prodotti innovativi e di entusiasmo. Fortunatamente nella Provincia di Massa Carrara si trovano ancora questi esempi, segno che dopo tutto, il futuro è ancora nelle nostre mani. Tecnicamente si chiamano campioni di impresa, ma per il nostro tessuto artigianale sono uno stimolo a guardare avanti con ottimismo”.