Pubblichiamo a seguito la scheda riassuntiva del Fondo Rotativo Unico della Regione Toscana per i  finanziamenti a favore dei settori artigianato, industria, cooperazione.

 

Per ulteriori informazioni e per la pratica di richiesta finanziamento, gli interessati possono rivolgersi agli Uffici Credito delle CNA Provinciali della Toscana oppure ad Artigiancredito Toscano.

 

Linee di Intervento

a) Sviluppo Aziendale;

b) Industrializzazione Risultati di ricerca e sviluppo sperimentale;

c) Trasferimento di impresa.

 

Articolazione del Fondo

Fondo Rotativo Unico diviso nelle sezioni Artigianato, Industria e Cooperazione ex DGR 519/2009

 

Soggetti beneficiari

PMI come definite dall’allegato 1 del Reg. CE n. 800/2008 anche di nuova costituzione, iscritte al registro delle imprese, che esercitino un’attività economica prevalente, nell’unità locale che realizza il programma di investimento, nelle seguenti sezioni della Classificazione delle attività economiche ATECORI 2007:

B – Estrazione di minerali da cave e miniere, ad esclusione dei gruppi 05.1, 05.2 e della classe 08.92

C – Attività manifatturiere, ad esclusione del gruppo 19.1

D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, solo gruppi 35.11 e 35.21.

E – Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento

F – Costruzioni

G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli limitatamente al gruppo 45.2 e   alla categoria 45.40.3

H – Trasporto e magazzinaggio, ad esclusione dei gruppi 49.1, 49.3, 50.1, 50.3, 51.1, 51.2, 53.1 e 53.2

I – Attività dei servizi di alloggio e ristorazione, solo categoria 56.10.3 (gelaterie artigianali)

J – Servizi di informazione e comunicazione, ad esclusione della divisione 60 e dei gruppi 61.9, 63.9

M – Attività professionali, scientifiche e tecniche, solo i gruppi 71.1, 71.2, 72.1, 74.1 e le categorie 74.90.2 e 74.90.9

N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese limitatamente ai gruppi 81.2 e 81.3

Q – Sanità e assistenza sociale limitatamente alle divisioni 87 e 88

S – Altre attività di servizi, limitatamente alla divisione 95 e alle classi 96.01, 96.02 e alla categoria 96.09.04.

 

Misura dell’agevolazione

L’agevolazione si realizza mediante l’utilizzo dei seguenti strumenti:

 Finanziamento a tasso zeroper un importo pari al:

60% del programma di investimento ammesso all’agevolazione, nel caso della linea di intervento “Sviluppo aziendale”;

70% del programma di investimento ammesso all’agevolazione, nel caso delle linee di intervento “Industrializzazione dei risultati di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale”, “Trasferimento d’impresa” e “Sviluppo aziendale”, limitatamente ai programmi di investimento proposti da imprese giovanili (ai sensi della L.R. 21/08) o femminili (ai sensi della L. 215/92).

La durata del piano di rientro è prevista in: cinque anni, nel caso di programmi di investimento di importo complessivo non superiore a € 300.000, oppure sette anni, nel caso di programmi di investimento di importo complessivo superiore a € 300.000. Il rimborso dell’aiuto è effettuato con rate semestrali posticipate costanti. La durata del pre-ammortamento aggiuntiva al piano di rientro è di due semestri.

 Prestito partecipativo a tasso zero, (escluso per la linea di intervento “Trasferimento d’impresa” e solo per le società di capitale) volto ad anticipare le risorse di un futuro aumento del capitale sociale, da effettuare con la sottoscrizione e il versamento da parte dei soci attuali o futuri, in misura pari alla quota capitale delle rate d’ammortamento del prestito partecipativo medesimo. Il prestito partecipativo è pari al 100% del valore dell’aumento di capitale sottoscritto e deliberato dall’assemblea dei soci, che deve essere pari al valore degli investimenti.

La durata massima del prestito partecipativo è di 7 anni. La durata del preammortamento aggiuntiva al piano di rientro è di due semestri. L’ammortamento è effettuato in rate semestrali posticipate costanti.

L’importo del finanziamento a tasso zero o del prestito partecipativo a tasso zero non può in alcun caso:

 essere inferiore a Euro 50.000,00;

    essere superiore a Euro 1.500.000,00.

 

Tipologia di investimenti e spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento realizzati in Toscana, previa valutazione del Merito di Credito, relativi a :

Attivi materiali

a) terreni, nel limite del 10% della spesa ammissibile totale;

b) impianti industriali, compresi gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili;

c) macchinari e attrezzature varie, anche usati, esclusi gli arredi.;

d) acquisto o costruzione di edifici, appartenenti esclusivamente alle categorie catastali A/10, C/1, C/2, C/3, D/1 e D/7, purché presentino caratteristiche di eco-sostenibilità.

e) operare murarie e assimilate, in particolare lavori edili, se funzionalmente correlati agli investimenti in macchinari e/o attrezzature, realizzazione di impiantistica aziendale.

f) mezzi e attrezzature di trasporto di persone e di merci strettamente necessari allo svolgimento dell’attività. Tali spese sono escluse per le imprese che esercitano un’attività economica prevalente nel settore 49.4 della classificazione delle attività ATECORI 2007.

– Attivi immateriali

Trattasi di trasferimenti di tecnologia mediante l’acquisizione di diritti di brevetto, licenze, know how o conoscenze tecniche non brevettate. Gli attivi immateriali devono soddisfare le seguenti condizioni:

– Consulenze e prima partecipazione a fiere

Sono ammissibili esclusivamente le spese per:

a) servizi di consulenza prestati da consulenti esterni, purché direttamente connesse agli altri investimenti oggetto del programma (perizie, progettazione e direzione lavori), nel limite del 10% dell’importo complessivo dell’investimento ammesso all’agevolazione;

b) la partecipazione a fiere, limitatamente ai costi sostenuti per la locazione, l’installazione e la gestione dello stand in occasione della prima partecipazione di un’impresa ad una determinata fiera o mostra.

Costi di brevetto e altri diritti di proprietà industriale.

a) costi sostenuti prima della concessione del diritto nella prima giurisdizione, compresi i costi per la preparazione, presentazione e trattamento della domanda, nonché i costi per il rinnovo della domanda prima che il diritto venga concesso;

b) costi di traduzione e gli altri costi sostenuti per ottenere il riconoscimento del diritto in altre giurisdizioni;

c) i costi sostenuti per difendere la validità del diritto nel quadro ufficiale del trattamento della domanda e di eventuali procedimenti di opposizione, anche se tali costi siano sostenuti dopo la concessione del diritto.

 

Sono ammissibili all’agevolazione solo le spese sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di ammissione che non potranno essere inferiori all’85% del progetto ammesso.

 

In allegato la tabella dei settori che possono beneficiare dei finanziamenti sopra illustrati (codici ATECORI 2007)