La pressione fiscale per le imprese apuane scenderà nel 2015 di due punti percentuali (-2,1%) ma resterà insostenibile attestandosi al 58,7% su Massa e sul 59,5% su Carrara. E’ quanto risulta dal rapporto 2015 dell’Osservatorio Cna sulla tassazione della piccola impresa (info su www.cna-ms.it) che posiziona a livello nazionale Carrara all’87° e Massa alla 94% per il peso complessivo della pressione fiscale (Total Tax Rate). “L’allentamento della peso fiscale non è ancora sufficiente per sostenere una ripresa convinta della nostra economia. – analizza Paolo Bedini, Presidente Provinciale Cna Massa Carrara – E’ necessario ridurre in maniera incisiva la tassazione su artigianato e Pmi e semplificare, sia a livello centrale sia a livello locale, gli adempimenti che determinano costi indiretti sulle imprese e ne diminuiscono la produttività. Solo così si può restituire fiato e competitività al nostro sistema economico”.

Il calo del 2015 – analizza Cna nel suo studio – va interamente intestato all’abolizione della componente lavoro dell’Irap. Un beneficio che poteva essere ben più corposo, se non fosse stato dimezzato dal maggior prelievo dell’Irpef e dei contributi previdenziali degli imprenditori (IVS). Il taglio dell’Irap si è trasformato in reddito d’impresa, quindi immediatamente soggetto all’Irpef. “E’ comunque – prosegue Bedini – un passo nella giusta direzione, che però aspetta conferme dalle decisioni che prenderanno i Comuni nei prossimi mesi. Se i sindaci decidessero di compensare i tagli dei trasferimenti dello Stato centrale, rimettendo mano ai tributi locali, potrebbero attenuare fino a farlo scomparire il beneficio fiscale indotto dal taglio dell’Irap”.

Le piccole imprese lavoreranno mediamente per il fisco 8 giorni in meno rispetto all’anno prima, ma si tratta di una magra consolazione. Gli imprenditori di Massa per pagare tasse, imposte e contributi e comincia a produrre reddito dovranno sudare fino al 1 agosto, quelli di Carrara fino al 4. Il dato però vero, reale, quotidiano è quello che offre l’analisi del calendario: il tempo rimasto agli imprenditori per produrre reddito è poco superiore al 41%. In pratica, in estrema sintesi, gli occorreranno 214 giorni di lavoro per saldare il debito con il fisco. Ma alla fine quanto gli resterà in soldoni? I calcoli di Cna sono stati fatti su un’impresa tipo: una ditta individuale manifatturiera, con un laboratorio di 350 mq, un negozio di 175 mq, 5 dipendenti, un fatturato di 430mila euro/anno e un reddito d’impresa prima delle imposte deducibili di 50mila euro/anno. Dopo aver pagato tutte le tasse i 50mila euro nel 2015 diventano: 20.670 per un’impresa di Massa e 20.249 per un’impresa che opera invece su carrara. “Il risultato fa cadere le braccia. – conclude Paolo Ciotti, Direttore Provinciale Cna – la risposta a molte delle problematiche di questo paese è esattamente in queste voci. Non si può pensare di tornare a crescere senza riduzione del peso fiscale. E’ impossibile anche con tutta la buona volontà degli imprenditori”.