L’operatività del sistema di tracciabilità dei rifiuti slitta al 31.12.2018. Quindi anche per il 2018 non saranno applicate le sanzioni salvo quelle relative alla mancata iscrizione ed al pagamento del contributo annuale per i soggetti tenuti. Viene infatti mantenuto in vigore l’obbligo di iscrizione e pagamento del contributo per i soggetti obbligati. Questo è quanto prevede uno degli innumerevoli commi della legge di bilancio appena approvata dal parlamento.

Prosegue dunque l’ennesimo assurdo scandalo: essere obbligati per le imprese soggette a pagare, ancora una volta, dopo ben otto anni, un contributo annuale per un sistema che non è operativo e che probabilmente non lo sarà neanche per il futuro. In questi oramai otto anni di vigenza del SISTRI abbiamo avuto oltre trenta provvedimenti legislativi di proroga, sospensione, riavvio, promesse di semplificazione rimaste sulla carta, oltre alle note vicende giudiziarie.

Sono escluse dall’obbligo di iscrizione al SISTRI ed al pagamento del contributo le imprese che occupano fino a dieci dipendenti e che non hanno rifiuti speciali pericolosi.

Disattese ancora una volta le richieste di CNA e delle altre organizzazioni per mettere una pietra tombale sul SISTRI ed avviare un serio confronto per un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, più semplice, con tecnologie all’altezza della evoluzione informatica, più rispondente alle esigenze degli operatori.
Considerato che il comma sul SISTRI approvato con la legge di bilancio prevede una delega al Ministero dell’ambiente per interventi sul sistema in termini di semplificazione, CNA vigilerà affinché questi provvedimenti vadano in direzione delle proposte sopra indicate.