Equità sociale, tagli selettivi alla spesa per una riforma improntata alla crescita, credito e revisione del patto di stabilità: sono queste le priorità illustrate da Cna, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative e Lega Cooperative durante l’atteso incontro con i parlamentari lucchesi che si è tenuto presso la sede di Cna. Un vero e proprio Sos quello lanciato dal mondo economico raccolto dai deputati e senatori (presenti i parlamentari Nedo Poli (Udc), Andrea Marcucci (Pd) e Raffaella Mariani (Pd). Indisponibili, ma presenti con un loro messaggio l’onorevole Bergamini (Pdl) e la senatrice Granaiola (Pd) che hanno promesso di incontrare nuovamente, non appena sarà presentato il piano di riforme dal Governo “tecnico”, i rappresentanti delle associazioni. Il primo round tra “politica” ed “imprese” si è chiuso con un “arrivederci” e soprattutto con l’intesa per “affrontare insieme con responsabilità una fase di profonde riforme”. Sul tavolo il manifesto per l’Italia che le imprese hanno voluto presentare ai parlamentari. “L’obiettivo dell’incontro – ha spiegato Ugo Da Prato Presidente CNA Lucca  –  è duplice: da un lato sostenere l’azione unitaria delle nostre associazioni a livello nazionale e il relativo “manifesto delle imprese” con le sue proposte; dall’altro chiedere alle politica locale di fare quelle riforme che le imprese chiedono da anni mettendo al centro alcune parole chiave come crescita, equità sociale e ripresa. Ci crediamo perché l’azione unitaria delle imprese sta dando i primi frutti a partire dall’ipotesi di messa in discussione degli effetti di Basilea 3 sul sistema del credito”. A conferma la forte criticità di liquidità per le imprese l’intervento del Presidente di Confcooperative, Giuliano Borsellini che ha scavato fin dentro l’ingiustizia del Patto di Stabilità: “Tracciamo un direzione chiara – ha affermato – e sottolineiamo il tema della liquidità e del credito come emergenza delle imprese. Il Patto di Stabilità costringe le Pubbliche Amministrazioni a non pagare le imprese anche quando queste hanno i soldi per farlo”. Sul tavolo anche la questione turismo, altro settore determinante nello scacchiere economico locale: “Il mondo del turismo – ha detto il Presidente Ademaro Cordoni (Ascom) – in Toscana sta movimentando tutto il terziario e i consumi. Ai risultati eccellenti occorre dare continuità con scelte di sistema a livello locale. E occorre un sistema di riforme capace di sostenere i consumi e il mercato interno”. Da qui la proposta di un tavolo permanente di cui si è fatto portavoce Emanuele Pasquini (Confesercenti): “Un tavolo permanente tra rappresentanze delle imprese e rappresentanti delle istituzioni per dare forza al sistema locale nelle politiche nazionali e per evitare i rischi di “devianza” possibili. La fase di crisi non deve far perdere di vista né alcune priorità dei territori (dal sistema infrastrutturale, ai trasporti locali); né deve aprire una stagione di nuova fiscalità locale (tra tasse di scopo e addizionali). E non dimentichiamo le questioni aperte come il futuro dei balneari che non possono finire fuori dall’agenda a causa di “altre priorità”.

Da qui le risposte dei Parlamentari. Per Nedo Poli (Udc) “occorre riprendere il lavoro su alcune priorità: ridurre la burocrazia, semplificare il sistema degli enti locali, fare le riforme strutturali e concentrarsi sulla riduzione della spesa. Per questo percorso la sinergia tra tutti è necessaria” mentre per Andrea Marcucci (Pd) “in una situazione di emergenza tutti devono fare atti di responsabilità. La politica con non poca fatica lo ha fatto. Ben venga questo segnale anche dalla piccola e media impresa e ci auguriamo sia un percorso esteso a tutte le rappresentanze sociali. Uno dei primi temi chiave per le imprese  è certamente la riforma fiscale che deve puntare sul tema del costo del lavoro e sulla riduzione del cuneo fiscale: più soldi al lavoratore, meno cuneo fiscale, più consumi, per rimettere in moto il mercato interno”. Centrali per Raffaella Mariani (Pd) “le riforme strutturali ma serve attenzione – ha ammonito – anche ad alcuni temi aperti: il tema delle infrastrutture e della mobilità sul territorio, cercando di dare risorse alle infrastrutture prioritarie, ma superando l’attuale stallo; dare continuità a provvedimenti di sostegno alle imprese come i sistemi agevolativi per gli investimenti nelle energie alternative; una puntuale revisione del patto di stabilità. Alle imprese diamo la nostra disponibilità ma chiediamo anche di vigilare affinché le riforme non creino cortocircuiti: che le liberalizzazioni  non si trasformino nella creazione di nuovi monopoli privatistici; che la questione della vendita dei patrimoni pubblici sia un percorso trasparente e non a vantaggio di pochi”.

Per informazioni www.cnalucca.it