“Ci pare alquanto singolare che dopo pochi mesi si sia provveduto a venir meno su alcuni punti da noi ritenuti imprescindibili, quali la realizzazione del lotto zero, la gratuità del transito per i residenti, la rinuncia a opere complementari compensative. Sottolineiamo che tutto ciò avviene dopo che il cantiere per la realizzazione dei 4,5 chilometri con la barriera a pagamento, è in fase avanzata di esecuzione”.  E’ quanto afferma il presidente provinciale della CNA di Livorno Diego Nocenti in merito alla questione della realizzazione del corridoio tirrenico: “Finalmente, dopo anni di discussioni infinite, si era raggiunto un accordo che consentiva di trovare il corretto equilibrio tra necessità viarie collegate allo sviluppo economico, mantenimento della vivibilità dei residenti ed accoglienza ai flussi turistici, e si sono sottoscritti impegni formali tra il Governo nazionale, l'appaltatore da questo individuato (SAT) e gli Enti Locali, al fine di individuare la corretta compatibilità tra i vari soggetti interessati alla realizzazione dell'opera. Già nel momento della sottoscrizione di tale accordo eravamo in piena crisi economica e quindi riteniamo fosse consapevole di tale impegno pure il Ministro Matteoli e la SAT stessa. La CNA di Livorno ritiene che non realizzare il lotto 0 significhi mantenere quel vuoto viario che da decenni caratterizza la costa del sud della Toscana, obbligare al pagamento pedaggio anche i residenti significa gravare sui costi aziendali e familiari anche per chi va al lavoro od a scuola, tutto ciò non ci pare un incentivo ad alzare i consumi. Non realizzare alcuni interventi compensativi può significare una limitazione allo sviluppo economico ed un aumento considerevole dei flussi di traffico verso zone ad alta densità abitativa creando quindi allungamento dei tempi di percorrenza e conseguentemente disagi e inquinamento. Mantenere intatto l'accordo sottoscritto e affermare che alcune opere potevano trovare realizzazione in tempi successivi avrebbe consentito una riflessione diversa, ma eliminare decisamente le opere concordate sembra quasi essere una precisa volontà a penalizzare un territorio. Montagne di soldi pubblici sono finiti in opere inutili o in territori dove non esiste alcun pedaggio. Una solidarietà nazionale economica e sociale dovrebbe consentire anche ai nostri territori di avere il giusto adeguamento viario che merita. In tal senso – conclude Nocenti – la CNA di Livorno invita le istituzioni a mantenere alto il livello di protesta e ad istituire nuovi tavoli di concertazione al fine di non abbandonare gli obbiettivi indicati nell'accordo sottoscritto a suo tempo”.