CNA Toscana e Fondazione CNA Opera studiano i modelli della “Nuova prossimità”

Rimanere fedeli alla propria identità artigiana affrontando la sfida della ‘nuova prossimità’: è questo l’elemento centrale della ricerca realizzata da CNA Turismo e Commercio Toscana in collaborazione con Fondazione CNA Opera.

“Il commercio artigiano di vicinato e la nuova prossimità al cliente” è il titolo della ricerca elaborata dal Professor Gaetano Aiello Docente Ordinario di Economia e gestione delle Imprese dell’Università di Firenze che è stata illustrata quest’oggi durante il convegno “Il Commercio artigiano: le proposte di CNA Turismo e commercio” al quale hanno partecipato: il Presidente di CNA Toscana Luca Tonini, il Vicepresidente Nazionale di CNA Turismo e Commercio Roberto Masi, il Segretario della Fondazione CNA Opera Alessandro Farisei, la Coordinatrice regionale di CNA Turismo e Commercio Paola Lorenzini, la presidente regionale di CNA Turismo e Commercio Elisabetta Norfini e Leonardo Marras Assessore all’Economia e al Turismo della Regione Toscana.

L’indagine si è basata su un campione di imprese d’eccellenza associate a CNA nelle varie province toscane che operano nell’ambito del ‘commercio artigiano al dettaglio’: si tratta di aziende che tengono assieme attività di commercializzazione rivolte direttamente al consumatore finale con attività di realizzazione di prodotti e servizi artigianali, originali e personalizzati rispetto alle richieste del cliente. Il commercio artigiano si concentra sulla produzione e la vendita di una combinazione di prodotti tipicamente fatti a mano o in piccola serie, come ad esempio gioielli, mobili, abbigliamento, oggetti d’arte, prodotti alimentari e di servizi personalizzati e pensati per il cliente. Il commercio artigiano promuove la creatività, la passione e si basa su specifiche competenze delle persone impegnate in questo settore.

Il lavoro del professor Aiello è partito dai dati generali riguardanti il commercio al dettaglio della nostra regione che evidenziamo come nell’intervallo che va dal 2009 al 2023 questo tipo di attività ha subito una flessione sostanziale passando da poco meno di 51.000 a 44.500. All’interno di questa categoria a soffrire di più sono state proprio le attività di commercio artigiano, con percentuali di riduzione che si collocano tra il 15 ed il 30%.

In questa situazione però c’è chi non si arrende ed affronta la congiuntura economia con coraggio: casi di eccellenza identificati dalle 10 strutture provinciali di CNA Toscana, portatori di best practices rappresentative che si traducono nei modelli della ‘nuova prossimità’. A seguito dell’analisi di questi 23 casi distintivi, sono stati costruiti i modelli del nuovo commercio artigiano che seguono sostanzialmente due variabili: l’accessibilità (personale-digitale) e l’esperienza (tradizionale-innovativa). Su queste direttrici si muovono le esperienze del commercio artigiano e si declina il concetto di nuova prossimità.

Dall’analisi dei casi emergono 4 profili – strategici: “Ci ritroviamo”; “Nuove esperienze assieme”; “Vicini ovunque”; “Nuove esperienze ovunque”.

Muovendosi sui due assi dello schema si formano e verificano nuove e vecchie esperienze riassunte in questi 4 profili:

Ci ritroviamo: Imprese prossime al cliente privilegiando il contatto personale ed offrendo prodotti/servizi ed una esperienza di acquisto radicata nei modi tradizionali del commercio di prossimità;

Nuove esperienze assieme: Imprese prossime al cliente privilegiando il contatto personale ed offrendo una esperienza di acquisto innovativa, non usuale anche in ambiti prodotto/mercato legati alla tradizione;

Vicini ovunque: Imprese prossime al cliente privilegiando il contatto attraverso la rete, lo shop on line ed i social, offrendo una esperienza di acquisto (digitale) e prodotti/servizi radicati nei modi tradizionali del commercio di prossimità;

Nuove esperienze ovunque: Imprese prossime al cliente privilegiando il contatto attraverso la rete, lo shop on line ed i social, offrendo una esperienza di acquisto innovativa, non usuale anche in ambiti prodotto/mercato legati alla tradizione.

“Questi modelli – spiega il professor Gaetano Aiello, autore della ricerca – suggeriscono elementi utili alla pianificazione urbanistica delle città, possono infatti essere un’opportunità per rendere compatibile il commercio artigiano con la residenza e le altre attività sociali, a patto che si utilizzino processi di pianificazione condivisi e proiettati sul medio-lungo termine”.

“Il commercio artigiano è per CNA Toscana un patrimonio che non va assolutamente disperso, per questo motivo abbiamo voluto realizzare, con il prezioso contributo del professor Aiello, una ricerca per comprendere qual è il quadro attuale del settore – spiega Elisabetta Norfini Presidente di CNA Turismo e Commercio Toscana -. Lo studio è un punto di partenza per elaborare le politiche strategiche necessarie per supportare questo che fa parte dell’identità della nostra regione. Per raggiungere il risultato abbiamo bisogno del sostegno di tutti: associazioni, istituzioni e, in particolare regione Toscana alla quale chiediamo di creare tavoli condivisi per pianificare le strategie e per, mantenere prima e rafforzare poi, queste imprese che combinano la tradizione con l’innovazione. CNA Toscana è disponibile a dare il proprio contributo, lavorando in modo coordinato riusciremo a dare un futuro al commercio artigiano”.

“Una ricerca davvero interessante che mette in chiaro lo stato dell’arte di un settore molto importante per l’economia toscana – commenta Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana –. L’impegno della Regione per sostenere lo sviluppo dell’artigianato artistico e tradizionale, che ha uno scambio diretto dei suoi prodotti, con consumatori e turisti, è costante. È un comparto di grande valore per aggiungere esperienze nell’offerta turistica ed è fondamentale manutenere e consolidare il patrimonio di conoscenze e abilità da trasferire ai giovani”.

Documenti:

Il commercio artigiano e la nuova prossimità al cliente | Prof. Gaetano Aiello

IL COMMERCIO ARTIGIANO DI VICINATO E LA NUOVA PROSSIMITA’ AL CLIENTE