“La nuova delibera di indirizzo della Regione Toscana sul trasporto pubblico – sostiene Maurizio Bandecchi responsabile Cna Unione Trasporto Pisa – oltre ad escludere le piccole imprese artigiane, affida al soggetto aggiudicatario della gara il compito di riprogettare il piano della mobilità consentendogli di decidere con ampia discrezionalità di tagliare quei servizi che non hanno redditività per il gestore stesso. Così c’è il rischio anzi la quasi certezza che i cittadini che vivono  nelle zone più disagiate saranno di fatto lasciati a piedi, penalizzandoli due volte: dal lato economico perché le risorse pubbliche previste per le zone più disagiate della regione non saranno comunque risparmiati, dal lato sociale perché emargineranno ancora di più aree intere della nostra Regione come le periferie e le zone di collina e di montagna”.

“Stesso livello di distrazione a livello locale- rincara la dose Bandecchi- va denunciato anche sui divieti di circolazione ai mezzi pesanti, dopo anni di richieste  e di proposte si impedisce ai mezzi pesanti di circolare in troppi tratti stradali che non hanno alternative, ma così si penalizza ulteriormente la già agonizzante economia provinciale”.

L’Unione Cna Fita trasporto Pisa si riunisce sabato 23 marzo alle 9 presso la sede provinciale a La Fontina e saranno anche questi temi a tenere banco.