Premiati al Castello dell’Acciaiolo gli associati storici e i presidenti dell’associazione. In occasione della Settimana europea del rifiuto si è svolto anche un “Plauso alla moda” con creazioni sostenibili.

Venerdì 27 novembre è stata l’Area Firenze-Scandicci-Lastra a Signa la protagonista del settantesimo di Cna Firenze. La cerimonia si è tenuta  a Scandicci, presso il Castello dell’Acciaiolo.
Una storia partita il 12 luglio 1945 quella di Cna Firenze, una storia lunga settant’anni e carica di un bagaglio storico importante, che oggi conta circa 9mila associati.

Dopo il saluto del sindaco di Scandicci Sandro Fallani, del sindaco di Lastra a Signa Angela Bagni, del presidente di Cna Firenze Andrea Calistri, del direttore Cna Firenze Franco Vichi e della presidente dell’Area Firenze-Scandicci-Lastra a Signa Lisa Ciardi, del presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani, della direttrice del Mita Antonella Vitiello, è seguito l’evento “Plauso alla Moda”, con sfilata, commento dei tre momenti e una presentazione a cura di Teresa Pasqui. Il clou della manifestazione, condotta dal direttore di Lady Radio Andrea Vignolini, sono state le premiazioni e le interviste degli associati storici, oltre alla consegna di una pergamena-ricordo ai presidenti che si sono avvicendati nella storia dell’associazione.

Le aziende premiate Cna Firenze-Area Scandicci-Lastra a Signa sono: Baldini Enzo & Giuseppe, Bini Giuliano, Buzzegoli Fabrizio, Falsetti Pierantonio e Simone Snc, Orsini Paolo, Bandinelli Luciano, Bencistà Giuseppe di Bencistà Cesare e C.sa, Berti Gino, Bravi Dino e figlio Snc di Bravi Marco & C., Chellini Impianti di Carlo Chellini e C. Snc, Falegnameria C.M. Sas di Chellini V. e Mainardi P., Il Ponte Pelletteria Spa, Iunior di Poli Fabio e Galassi Silvano Snc, Lanini Piero, Lascialfari Franco e C. Snc, Marchingegno Snc, Masini Vasco, Mescolini Marcello, Migliorino Antonio e Fagioli Giovanni Snc, Nocentini Luisella Lavanderia Luisa, Real Snc di Fruscio A. e Grasso R., S.I.G.I. Soc. Idraulica Generale Impianti Snc, Tantalos Georgios Valen’s, Tucci Milvia, Anichini Alessandro, Sapaf Srl, Studio Most Srl-Giuliacarla Cecchi, Ambuchi e Bandinelli Sas. di Ambuchi Paola e C., Tafi Doriana, Papucci Mario di Papucci Vittorio e C. Snc, Aquino Pasqualina, Vanni Pratesi e Rogai Snc di Rogai Leonardo e C.

L’evento in calendario ha avuto come tema principale quello della moda, data la presenza nella zona di numerose aziende del settore pelletteria che hanno contribuito a renderla un distretto produttivo di eccellenza. Per questo e in occasione della Settimana europea del rifiuto, iniziata lo scorso 21 novembre e terminata domenica 29, è stato previsto un “Plauso alla moda” ossia una sfilata che ha
coinvolto quattro aziende (Sartoria Teatrale Fiorentina, Maison Giuliacarla Cecchi, Bisbag, Waste Recycling) e l’installazione di abiti e accessori realizzata dai ragazzi del Mita (Made in Italy Tuscany Academy). Tutte realtà che, tra passato, presente e futuro, interpretano la moda attraverso “creazioni sostenibili”, che hanno in comune il tema del recupero e del riutilizzo dei materiali.

«Il lavoro fatto su Scandicci e Lastra a Signa in questi anni è andato nella giusta direzione, ne è una prova il buon andamento del settore moda. Tra le iniziative messe in atto, mi preme ricordare il progetto “Zero Impact.net”, volto a trovare soluzioni tecniche innovative per recuperare e riutilizzare gli scarti di lavorazione della filiera della pelletteria, la nascita del primo gruppo di aziende che ha perseguito nel mondo la responsabilità sociale di impresa, ma anche l’attenzione rivolta alla formazione (con la nascita dell’Alta Scuola di Pelletteria Italiana), oggi polo di riferimento nazionale per la formazione tecnico-professionale e la specializzazione nel settore – ha spiegato il presidente Cna Firenze Andrea Calistri – Dunque, sono state fatte una serie di operazioni nell’ottica di territorio pro-attivo, capaci di creare un coacervo di interessi che hanno generato un grande distretto. Il buon lavoro svolto tra Scandicci e Lastra a Signa – ha concluso – non può che essere di esempio e da traino per altri settori e per altri territori».

Le aziende che hanno partecipato alla sfilata “Plauso alla moda”

Sartoria Teatrale Fiorentina di Piazza Duomo di Massimo Poli
Gli abiti della Sartoria teatrale fiorentina di Piazza Duomo rappresentano la storia del costume in tutte le sue declinazioni, come sartorialità legata alla cultura e allo spettacolo.
L’attività è nata nel 1860 come Sartoria Aliandri e già in quegli anni era sartoria teatrale con sede in via Guelfa. Nel 1929 la nuova titolare Bruna Landi trasferì la sartoria in piazza Duomo, gestendola insieme al compagno cav. Melani, negli spazi dove ancora oggi risiede e le diede il nome attuale. L’azienda vanta molte collaborazioni con scenografi costumisti, registi di fama tra i quali Luca Ronconi che qui fece il suo Orlando Furioso, o costumisti quali Ezio Frigerio e Lorenzo Ghiglia oltre a vestire etoile internazionali, una fra tutte Carla Fracci. Venduta nella metà degli Ottanta, dopo un periodo di stasi nel 2004 la Sartoria Teatrale Fiorentina è stata acquistata da Massimo Poli, collezionando collaborazioni con molti teatri italiani e stranieri per la fornitura di costumi per spettacoli di danza, prosa e lirica, indossati ad esempio da artisti come Maria Amelia Monti, Giampiero Ingrassia, Alessandro Benvenuti, Milena Vukotic, Lucia Poli. Da segnalare che nel 2013 l’azienda ha fornito costumi per “The Towers Lucca Hubris” del regista inglese Peter Greenaway.
Gli abiti presentati durante la sfilata sono installati su manichini e realizzati a partire da tappeti indiani e scampoli di stoffe, offrendo una rivisitazione contemporanea dell’abito barocco ispirato alla pop art.

Maison Giuliacarla Cecchi
Sono della stilista Pola Cecchi gli abiti della Maison Giuliacarla Cecchi, che prende il nome da quello di sua madre, famosa per l’originalità e l’arditezza artigianale della sua produzione, e di cui Pola prosegue il lavoro.
Gli abiti della stilista fiorentina sono pezzi unici, realizzati con materiali preziosi e ricercati, cuciti su misura da sarte e ricamatrici fiorentine. Le creazioni della maison, esposte alla Galleria del Costume di Firenze, rappresentano la storia dell’alta moda ma anche il suo futuro, a cui la stilista fiorentina dedica il concorso internazionale Premio Giuliacarla Cecchi, aperto a giovani stilisti provenienti da tutto il mondo e giunto quest’anno alla sua seconda edizione.
La neonata associazione culturale Sistema Copernicano, costituita dalla stilista fiorentina e di cui fa parte anche CNA Fedemoda, avrà l’obiettivo di promuovere la moda, la cultura e i giovani talenti emergenti e vincitori del premio della Maison.
Anche l’alta moda sposa il recupero. Questo il tema degli abiti che hanno sfilato durante la serata, creazioni realizzate con accortezza dei particolari recuperando e riutilizzando materiali preziosi come pellicce, pelli pregiate e kimono.

Bisbag
Il marchio Bisbag rappresenta una start up del territorio che fa del riuso l’elemento identificativo del suo prodotto, recuperando e riutilizzando la pelle di scarto come sottoprodotto di lavorazione delle pelletterie. La giovane titolare, Simona Innocenti, ha realizzato una creazione sostenibile e identificativa di un nuovo modo di produrre, sempre più attento all’ambiente. Le borse a marchio Bisbag sono pezzi unici, ognuno con un suo numero identificativo. In passerella hanno sfilato borse donna e uomo indossate dalle ragazze dello Ied.

Waste Recycling
La Waste Recycling si colloca tra le più importanti e qualificate imprese nazionali che si occupano dello smaltimento dei rifiuti industriali e del trattamento degli scarti di lavorazione provenienti da numerosi cicli produttivi.
La crescente sensibilità verso tematiche ambientali quali l’eticità, la sostenibilità dei processi produttivi e il riutilizzo degli scarti di lavorazione, ha portato la Waste Recycling a dar vita al progetto SCART® che da 18 anni vuole incidere positivamente sulla mentalità del recupero e del riuso. SCART® è un marchio registrato in Italia e in Europa che unisce appunto la parola “scarto” alla parola inglese “art”.
Partendo come materia prima dai rifiuti trattati nei suoi impianti, SCART® realizza ogni anno numerose opere, installazioni ed elementi di design per veicolare in modo creativo l’immagine di Waste Recycling.
L’azienda ha presentato due abiti, installati su manichini, realizzati rispettivamente con mazzette colorate di conceria (design by Angela Nocentini) e cravatte usate (design by Chiara Crescioli).

Hanno partecipato all’evento anche due ragazze del Mita (Made In Italy Tuscany Academy): Suli Romanelli con i suoi quattro prototipi installati di borse in Dacron e pelle, realizzate con vele recuperate; Brigitta Roselli partecipa insieme ai suoi costumi creati con denim recuperato anche da jeans usati. Il suo scopo? Creare un prodotto di tendenza e alla moda con minimi costi.