Mercoledì  28 settembre si è svolto un incontro fra la  Regione Toscana e le associazioni di rappresentanza del settore tintolavanderie per la definizione degli standard regionali per i corsi di formazione professionale del Responsabile Tecnico di Tintolavanderia, ex art.2 Legge 84/2006, alla luce delle linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni il 25.05.2011. Alla riunione hanno partecipato per la Regione Toscana  Chiara Gulino e Silvia Marconi, della direzione generale competitività e sviluppo delle competenze settore formazione e orientamento,  e Lauretta Mangiavacchi, Responsabile P.O. assistenza giuridica e legislativa della Direzione generale dello Sviluppo Economico. Per CNA Toscana era presente il Coordinatore CNA Servizi alla Comunità Toscana Franco Vichi che, in apertura dell’incontro, ha consegnato ai dirigenti della Regione le proposte formulate unitariamente dai livelli nazionali delle  Confederazioni dell’artigianato nel dicembre 2010 per la definizione degli standard regionali per i Corsi di Formazione Professionale del Responsabile Tecnico (da ora in avanti definito con la sigla RT) di Tintolavanderia, sottolineando la difficoltà su tutto il territorio regionale e nazionale a mantenere gli attuali standard di occupazione e di lavoro nel settore.

CNA Toscana, in particolare, ha richiesto esplicitamente di tenere di conto in sede di legislazione o di regolamentazione da parte della Regione la definizione e il trattamento delle lavanderie a gettone e/o a self service, che causano una grossa distorsione nel mercato delle pulitintolavanderie;  inoltre ha avanzato la richiesta di prendere in esame l’istituto del “credito formativo” quale asse essenziale nella gestione delle “450 ore” previste dal percorso formativo minimo riguardante il Responsabile Tecnico. La Regione ha espresso un convinto assenso  a venir incontro alle richieste e alle istanze avanzate da CNA Toscana, sopratutto nella tematica riguardante le lavanderie a gettone, che come sappiamo molte volte nascondono ‘dietro le quinte’ un vero e proprio set di servizi aggiuntivi e fuori regola da ogni normativa: una concorrenza sleale che produce evasione fiscale ed altera i già devastati equilibri di mercato.  La Regione Toscana ancora non ha deciso se presentare un regolamento o avanzare una proposta di legge, anche se al momento propende per il Regolamento: é più snella la procedura e l’iter burocratico e consente di inserire nel testo le stesse determinazioni, con tempi di approvazione più rapidi.  

La Regione convocherà quindi una nuova riunione per definire in via ultimativa gli standard per i Corsi di qualificazione professionale del Responsabile Tecnico di Tintolavanderia .