Lo conferma il dato ministeriale. Adesso serve una legge

È un dato ormai acquisito: nel nostro Paese la risorsa demaniale “spiaggia” non è scarsa. Il dato oggettivo del tavolo di lavoro tecnico ministeriale si attesta ad oggi al 33% di utilizzo totale. A questa percentuale mancano i dati relativi a fiumi e laghi che, quasi certamente, tenderanno a diminuire il numero totale.
Un lavoro di mappatura ufficiale ed oggettivo che i balneari e le loro associazioni, CNA compresa, chiedevano da quasi un decennio e sul cui risultato erano certi.
Un dato che dimostra in modo incontrovertibile che per le imprese balneari non c’è alcuna necessità di ricorrere alla direttiva servizi e, di conseguenza, alla messa all’asta degli stabilimenti esistenti.
Adesso è necessario che a questo tavolo di lavoro, che verrà chiuso il 5 ottobre prossimo, segua una coerente proposta legislativa da portare al confronto europeo. Sullo stato dell’arte della situazione della categoria si sono confrontati CNA, imprenditori e politici nel corso dell’ultima assemblea regionale che si è tenuta a Viareggio. Un appuntamento cui hanno preso parte decine di imprese balneari, la dirigenza CNA del settore, Elisa Montemagni (Lega), Riccardo Zucconi (Fratelli d’Italia) e Francesca Bresciani (vice sindaco di Pietrasanta).
“CNA Balneari – già nella legge ‘milleproroghe’ – ha espressamente richiesto l’istituzione di un tavolo tecnico per rilevare, attraverso la mappatura, il grado di disponibilità della risorsa spiaggia – ha detto Cristiano Tomei, coordinatore nazionale Cna Balneari – Ci sono le condizioni, alla conclusione della mappatura che si attende nei prossimi giorni, per nuove iniziative imprenditoriali sulle aree disponibili delle nostre coste e allo stesso tempo per consentire la continuità alle attuali imprese balneari. Un segnale, questo, necessario per ridare serenità per il proprio futuro ad un comparto fondamentale per il turismo del nostro Paese che deve avere certezze per programmare investimenti necessari all’economia e alla qualificazione dell’offerta del settore rispetto ai mercati turistici nazionali ed esteri”.
Un percorso che vede la completa condivisione da parte dei politici del centro destra presenti.
“E’ nostra volontà fare una norma che metta in sicurezza le aziende di questo settore – ha confermato Montemagni – perché questo percorso non riguarda solo le imprese balneari ma tutto il nostro comparto turistico”.
“Come partecipante al tavolo ministeriale – ha detto Zucconi – ho fortemente richiesto che si chiudessero i lavori il 5 ottobre prossimo. In questo modo sarà possibile ufficializzare il dato e proseguire con la creazione di una norma con cui presentarsi in Europa”.
Stessa adesione all’iter previsto da parte della vice sindaco di Pietrasanta Francesca Bresciani che ha informato l’assemblea che la richiesta di proroga sarà portata in consiglio comunale come atto di indirizzo di grande importanza.