Valter Tamburini è stato confermato per acclamazione Presidente CNA Toscana. È stato  rieletto venerdì 19 luglio dall’Assemblea dell’Associazione, riunita in seduta elettiva. La squadra di Tamburini è composta da quattro vice presidenti che lo affiancheranno alla guida della CNA Toscana fino al 2017: Andrea Calistri, Andrea Nepi, Mauro Patrussi, Dino Sodini.

La Direzione CNA Toscana, costituita nel corso dell’Assemblea Elettiva, ha confermato, su proposta del Presidente Tamburini, Saverio Paolieri nell’incarico di Direttore.

Valter Tamburini, 49 anni, è imprenditore di seconda generazione: nel 1982 ha iniziato a lavorare nell’azienda del padre; ora è socio amministratore della T. B. Impianti Srl, azienda di impiantistica elettrica con sede a Pontedera. Associato alla CNA dal 1983, ha sostenuto vari incarichi a livello territoriale fino all’elezione nel luglio 2009 a Presidente CNA Toscana.

Saverio Paolieri, 56 anni, è alla direzione della CNA Toscana dal dicembre 2010.

“Non ci arrendiamo” ha dichiarato il Presidente CNA Toscana Valter Tamburini nel corso dell’Assemblea Elettiva della CNA Toscana In questi anni le piccole imprese hanno dato fondo a tutte le loro energie residue, ma ora sono esauste. Tuttavia non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci. Dobbiamo invertire la rotta, ma da soli non possiamo farlo; non vogliamo né incentivi né aiuti, ma che siano rimossi gli ostacoli che ingabbiano le nostre imprese, vogliamo che le nostre aziende siano messe in condizione di competere ad armi pari con quelle degli altri paesi europei”. La ricerca commissionata da CNA Toscana al CISE, il Centro Italiano Studi Elettorali diretto dal Prof. Roberto D’Alimonte, che è stata al centro della tavola rotonda con le Istituzioni nella parte pubblica dell’Assemblea Elettiva della CNA Toscana ha evidenziato come problemi più rilevanti per le imprese toscane, in ordine: fisco, burocrazia, costo del lavoro, credito.

Ha continuato il Presidente Tamburini: “È l’ora che l’agenda politica, ad ogni livello, si occupi di sviluppo e competitività; alcuni provvedimenti che non comportano oneri a carico della Pubblica Amministrazione, offrirebbero uno straordinario impulso alla competitività, un esempio per tutti: la semplificazione vera e radicale delle procedure amministrative. E poi eliminazione delle province, accorpamento dei comuni, riduzione dei parlamentari, superamento dell’attuale bicameralismo. È il momento per scelte coraggiose ed incisive”. E ha aggiunto: ”In tema di risparmi, la politica può imparare dalle imprese: come noi imprenditori siamo stati in grado di resistere, sebbene in presenza di contrazioni anche importanti del fatturato, tagliando tutto il superfluo e spesso anche qualcosa di più, allo stesso modo chiediamo alla politica ed alle amministrazioni pubbliche di adottare comportamenti analoghi: tagliare sprechi, inefficienze e duplicazioni, al fine di liberare risorse a beneficio della riduzione del carico fiscale o di investimenti produttivi”.

Il Presidente CNA Toscana ha concluso: ”Per uscire dalla più grave crisi dal dopoguerra occorre lo sforzo di tutti, imprese, politici, amministratori pubblici, ma anche degli  Istituti di credito che stanno abbattendo il ramo su cui sono seduti: se le banche lasciano morire le piccole imprese, il risultato sarà la desertificazione produttiva con riflessi drammatici anche per loro. Nonostante tutto voglio credere che ce la faremo, perché la nostra azienda è parte della nostra vita, perché in essa risiede il futuro nostro e dei nostri figli: a differenza di altre tipologie di imprese, noi piccoli imprenditori vogliamo lo sviluppo del nostro territorio”.