Il commento del sindaco della Città Metropolitana durante il confronto avuto con Cna Firenze: Stiamo seguendo con attenzione il dibattito che sta animando alcune comunità vicine alla provincia di Firenze, come in Valdarno.

Una “guida pratica” che spiega come muoversi e cosa fare per costruire la Grande Firenze e arrivare alla fusione del capoluogo toscano con i Comuni confinanti. Martedì 12 dicembre la presentazione del libro di Riccardo Nocentini “Dalla fusione dei Comuni alla grande Firenze” è stata l’occasione per aprire la discussione e il confronto su questi temi nella sede di Cna Firenze, alla presenza del presidente Giacomo Cioni, del direttore Franco Vichi e del sindaco di Firenze e della Città Metropolitana Dario Nardella.

«La fusione dei Comuni va incontro alla semplificazione amministrativa e all’ottimizzazione delle risorse, ma soprattutto a un maggior senso di appartenenza territoriale – ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze e della Città Metropolitana – Sperimentiamo questa crescita di sensibilità anche grazie al Piano strategico della Città Metropolitana di Firenze, che abbiamo chiamato ‘Rinascimento metropolitano’ e che sta facendo crescere tra i cittadini la consapevolezza di un’appartenenza più larga di quella a cui si è abituati a pensare. Stiamo seguendo con simpatia, attenzione e rispetto il dibattito che sta animando alcune comunità vicine alla provincia di Firenze, come in Valdarno».

Il libro di Riccardo Nocentini, edito da Polistampa, mette in primo piano i processi istituzionali per generare il cambiamento e ridefinire una nuova governance. In sala anche Franco Vichi, direttore Cna Firenze, che ha firmato la presentazione del libro.

«Quello della fusione dei Comuni è un tema molto caro a Cna Firenze – hanno commentato Franco Vichi e Giacomo Cioni – La frammentazione e la sovrapposizione legislativa impongono costi altissimi al sistema delle imprese che sono ancora costrette a confrontarsi con una pluralità di soggetti e le loro relative regolamentazioni per compiere le operazioni anche più semplici, quelle legate alla nascita e allo sviluppo della propria azienda. In questo senso, il caso di San Piero e Scarperia è emblematico: qui registriamo una riduzione del livello di tassazione. E tutto ciò non può che andare a vantaggio di un rafforzamento dei servizi per i cittadini e per il sistema impresa».