“Volete i nostri 20mila voti e quelli di tutte le aziende? Vogliamo solo impegni scritti”

“Basta promesse, adesso servono i fatti e servono subito”: così Diego Nocenti, presidente provinciale della Cna di Livorno sintetizza la voglia di concretezza e immediatezza delle aziende, nel rapportarsi con i candidati a sindaco dei comuni di Livorno e Collesalvetti che si apprestano alle elezioni.

“Vogliamo impegni in favore della ripresa dell’imprenditoria locale – aggiunge Nocenti – e di conseguenza dell’intero territorio, e li vogliamo questa volta per scritto, puntuali, concreti e di immediata fattibilità. Per questo la Cna di Livorno pone a nome delle imprese 10 domande a tutti i candidati, perché fare il bene delle aziende locali è fare il bene comune di un territorio”.

“Non abbiamo preclusioni o preferenze per nessuno – aggiunge il direttore della Cna di Livorno Marco Valtriani – e saranno direttamente gli imprenditori, le proprie famiglie ed i dipendenti delle pmi e dell’artigianato a valutare le risposte scritte che saranno pubblicate contemporaneamente il giorno 9 maggio sul sito www.cnalivorno.it divulgando la cosa tramite i media ed i social. Solo contando la rappresentanza della Cna in provincia di Livorno assommiamo tra imprenditori, dipendenti e pensionati oltre 20mila voti, senza contare i loro familiari. Diremo chi ha risposto alle aziende e chi non ha risposto. Gli anni scorsi facevamo incontri, conferenze, dibattiti, ottenendo vaghe promesse e programmi generici. Adesso i nostri imprenditori hanno detto basta”.

“Purtroppo anche nel mondo del lavoro – aggiunge Luca Bernini, presidente Cna Livorno/Collesalvetti – sempre più spesso la parola non basta più, e talvolta nemmeno lo scritto, ma vogliamo aver ancora fiducia negli impegni che i politici prenderanno rispondendo a queste domande:

  1. almeno cinque semplificazioni burocratiche: quali?
  2. le imprese che pagano già per lo smaltimento dei rifiuti da produzione, quale abbattimento avranno sulla relativa tassa comunale (ex Tares)?
  3. ridurrete le imposte comunali (ex IMU) su capannoni, piazzali, negozi e uffici?
  4. appalti e manutenzioni: come amplierete le possibilità di aggiudicazione alle imprese locali?
  5. quali risparmi imporrete alle amministrazioni comunali?
  6. turismo, traffico, parcheggi, riqualificazione urbana: quali interventi?
  7. Picchianti, La Chiusa e Biscottino: interverrete sui criteri di insediamento e la riqualificazione?
  8. ristrutturazioni ed efficientamenti edilizi: introdurrete sgravi e incentivi?
  9. nuovo Ospedale a Montenero: andrete avanti nella realizzazione del progetto?
  10. porto, logistica e autotrasporto: quali sinergie dai Comuni per creare un vero Sistema integrato?

“Come vedete – aggiunge Dario Talini, coordinatore sindacale di zona – ci siamo limitati esclusivamente a ciò che è realmente nelle disponibilità dei futuri sindaci, in modo che non possa essere gettata la palla in fallo tirando in ballo responsabilità altrui. E sappiamo anche benissimo che esiste il patto di stabilità: si tratta di capire da loro, dato tutto il contesto in cui opereranno, il grado di importanza nelle scelte che attribuiranno al futuro delle imprese locali, se cioè hanno veramente capito che occorre fare subito il massimo sforzo possibile, perché le imprese del territorio siano messe in condizione di sopravvivere garantendo occupazione e, solo di conseguenza, anche gettito fiscale”.