“La mancanza di liquidità del sistema bancario è il problema più grave  per l’economia toscana” lo ha dichiarato il Presidente CNA Toscana Valter  Tamburini in una nota di risposta all’intervento del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi “Bce, banche e imprese un’occasione da prendere” pubblicato sulle pagine della cronaca di Firenze della Repubblica lunedì 19 dicembre. Pubblichiamo a seguito la nota.

La mancanza di liquidità del sistema bancario è il problema più grave  per l’economia toscana

di

Valter  Tamburini Presidente CNA Toscana

 Le imprese non riescono ad ottenere finanziamenti, le  banche chiedono anche alle imprese “migliori” di rientrare. La mancanza di liquidità del sistema bancario: è questo il problema più grave  per l’economia toscana fatta di un tessuto di piccole e medie imprese sottocapitalizzate che hanno necessità di credito per i propri investimenti.  Ci auguriamo che lo scenario dipinto dal governatore Rossi nel suo intervento pubblicato oggi su Repubblica in merito all’importanza della decisione della BCE che ha diminuito il tasso di sconto e da domani apre un credito illimitato al sistema bancario dell’Ue, si avveri, ma, lo ribadiamo, il problema vero in Toscana è la situazione di grande difficoltà del sistema bancario ad erogare il credito alle nostre imprese.

Sostegno alle imprese che realizzano nuovi investimenti, assicurare  la liquidità finanziaria anche per i settori in crisi (edilizia, indotto siderurgico e ferroviario) e per le imprese colpite da calamità naturali, favorire la patrimonializzazione delle imprese per affrontare le sfide imposte da Basilea III. A questo fine è necessario il rifinanziamento e/o il potenziamento di alcuni interventi della Regione Toscana, come il Fondo rotativo attraverso l'aiuto rimborsabile e il pacchetto di misure "emergenza economia". E' urgente inoltre procedere alla razionalizzazione e riorganizzazione del sistema regionale delle garanzie, che si fonda sui consistenti aiuti erogati a Fidi Toscana e in misura minore al sistema dei Confidi. La   finanziaria pubblica regionale ha svolto un ruolo importante in questi anni di crisi, ma anche  i Confidi hanno assicurato il credito a migliaia di piccole imprese. Artigiancredito Toscano (ACT), il consorzio fidi creato unitariamente da CNA Toscana e dalle altre Associazioni dell’artigianato, per esempio, è una realtà che significa: oltre 61mila soci, oltre 2miliardi di garanzie prestate, 505milioni di finanziamenti garantiti, oltre 7.500 richieste di finanziamento , 1 miliardo gli importi garantiti con un  importo medio dei finanziamenti garantiti di euro 68.000 (dati 1/1/2011 – 30/11/2011).

Il problema che si trova di fronte la Regione Toscana è di rafforzare complessivamente il sistema delle garanzie: Fidi Toscana e i Confidi fra cui ACT è il più importante per dimensioni, ma non il solo. I contributi previsti dalla Regione Toscana  per la patrimonializzazione dei Confidi sono nettamente insufficienti, in particolare a fronte della grave crisi finanziaria e creditizia che sta attraversando il sistema economico toscano.

Gli aiuti alle imprese dipendono sì da misure internazionali e nazionali, ma in toscana anche da come si agisce sul sistema delle garanzie.

Da tempo CNA Toscana chiede alla Regione  a di aprire un tavolo di confronto con le Associazioni di categoria e i Confidi per studiare assieme le misure economiche per affrontare sì l’emergenza, ma anche le misure di medio/lungo periodo.

È questo il problema centrale e non più rinviabile.