A Firenze, nei giorni scorsi, nuova raffica di controlli nei confronti delle imprese di noleggio con conducente. Per l’ennesima volta nell’arco di pochi mesi decine e decine di autovetture e minivan sono state fermate per le strade del centro storico e sottoposte ad accertamenti finalizzati a far emergere presunte irregolarità nello svolgimento del servizio.

«Non abbiamo nulla in contrario ai controlli, che sono anzi sempre i benvenuti se servono a trovare e bloccare le irregolarità, ma verifiche effettuate con queste modalità bloccano di fatto l’attività di noleggio per ore, con ricadute pesanti sul bilancio della giornata – ha detto ​​Corrado Mirannalti, vicepresidente Cna Fita Firenze-Settore Trasporto Persone – Francamente fatichiamo a capire perché l’Amministrazione Comunale si ostini a riservare le sue attenzioni solo nei confronti di imprese che, ogni giorno, cercano di svolgere il proprio lavoro serenamente, sforzandosi di mantenere sempre un elevatissimo livello di professionalità. In svariate occasioni abbiamo segnalato a chi di dovere che l’abusivismo nel settore del trasporto persone è quello messo in atto da chi opera senza alcuna autorizzazione, spiegando addirittura dove trovare tali soggetti e i meccanismi di cui si avvalgono per eludere i controlli senza però, nostro malgrado, che a tutto ciò facesse seguito un’efficace azione di contrasto. E lo stesso avviene nei confronti di tutti quei tassisti, e sono tanti, che ormai operano come veri e propri noleggiatori. Penso ai tassisti di Livorno che ogni giorno fanno la spola con Firenze o a tutti quelli che, spento il tassametro e contrattato la tariffa con la clientela, fanno il servizio per gli outlet, il Chianti, Siena, Lucca e le altre mete turistiche della regione. Come è noto, infatti, il tassametro è l’unico strumento per la determinazione delle tariffe taxi e per i servizi effettuati oltre i 50 km dal comune che ha rilasciato la licenza è obbligatoria l’emissione di ricevuta o fattura fiscale e applicazione dell’Iva al 10%».

Se è vero che colpire il sommerso risulta assai più complesso e difficoltoso, i noleggiatori di Cna lamentano l’inefficacia di controlli rivolti esclusivamente verso imprese facilmente identificabili, perché regolarmente iscritte alla Camera di Commercio, in possesso di autorizzazione allo svolgimento del servizio e di quanto altro la legge e i regolamenti richiedono loro per operare sul mercato.

«Alla lunga – ha concluso Mirannalti – insistere con un’impostazione simile non potrà che avere un’unica conseguenza: il vero abusivo continuerà ad avere vita facile e ad operare indisturbato ai danni, questo è certo, degli operatori “sani”. Che, a dirla tutta, di questa situazione cominciano ad essere stanchi».