Le PMI livornesi, tramite ImpresaFutura (Cna Livorno, Confartigianato, Confcommercio, Cia, Confagricoltura e Coldiretti), rivolgono alle istituzioni locali un accorato appello di intervento presso la Regione Toscana affinché non si concretizzi la sciagurata ipotesi apparsa sulla stampa di far pagare un eventuale pedaggio sulla FIPILI esclusivamente ai trasportatori o comunque alle imprese.

La Toscana ha una dotazione infrastrutturale fortemente deficitaria che già penalizza in termini di costi e di competitività le imprese del territorio: basti pensare al Lotto Zero, alla 398, al Corridoio Tirrenico, tutte incompiute che rallentano la circolazione delle merci; a ciò, sempre per rimanere sulla costa, si aggiungono l’istituzione del pedaggio sul micro-ampliamento della A12 ed i divieti al transito estivo sul Romito e la 206. Per non parlare delle viabilità alternative alla FIPILI, ormai quasi tutte urbanizzate, che rischierebbero di veder tornare il congestionamento da traffico, riducendone ulteriormente le condizioni di sicurezza. La FIPILI ha un indubbio ruolo strategico nel collegamento fra costa e Toscana centrale: se ci sono benefici per tutti, anche gli eventuali oneri devono essere per tutti. C’è una esatta cognizione di quanto inciderebbe l’introduzione di un pedaggio su chi quella tratta la compie anche sei volte al giorno? Se dovesse poi essere pari a quello imposto di 0,15 euro a chilometro nel tratto adeguato ad autostrada della variante Aurelia, verrebbe un costo andata e ritorno di circa 30 euro: moltiplicatelo per il numero di viaggi da fare nei 25 giorni medi lavorativi di un mese, per 12 mesi; anche facendo un solo viaggio al giorno ci sarebbe un aggravio di costi di 9.000 euro l’anno! Al di là di qualsiasi ipotesi di costo, le imprese non sono più in grado di sopportare ulteriori balzelli, che dovrebbero quindi inevitabilmente scaricare sui prezzi di merci e servizi.

Ci sono ancora gli spazi affinché le istituzioni locali costruiscano con la Regione Toscana soluzioni diverse che non penalizzino le imprese, principale risorsa del territorio.