Nei casi di calamità naturali come quelli occorsi in questi giorni l’Ente Bilaterale indennizza sia le aziende artigiane che devono ripristinare il proprio ciclo produttivo, sia i dipendenti che restano temporaneamente senza lavoro.

A seguito degli eventi climatici che hanno flagellato alcune zone della Toscana in questi ultimi giorni, il Presidente dell’EBRET Ciro Recce ricorda che le 18mila aziende artigiane iscritte, così come i loro 80mila dipendenti, hanno diritto alle prestazioni che l’Ente Bilaterale garantisce nei casi di calamità naturali.

“E’ importante che gli aventi diritto si attivino e presentino le domande nei tempi previsti – spiega il Presidente Recce -. Gli artigiani toscani che hanno subito danni a causa del clima avverso possono richiedere all’EBRET il contributo per il ripristino del ciclo produttivo, mentre per i lavoratori può essere chiesto l’intervento del Fondo nazionale FSBA, il nostro ammortizzatore sociale che interviene per la temporanea mancanza di lavoro. Sono entrambi interventi a fondo perduto”.

Per le aziende, l’EBRET integra il 30% dei costi sostenuti per il ripristino dell’attività produttiva, rimborsando fino a 5.200 euro ad impresa. La domanda va presentata all’EBRET entro i 90 giorni dall’evento climatico e riguarda le aziende che hanno dovuto sospendere in maniera totale o parziale il proprio ciclo lavorativo a causa di calamità naturali. Sono ammissibili le spese di ripristino legate al sito produttivo dell’azienda.

Per i lavoratori, l’EBRET interviene tramite il Fondo nazionale FSBA, che con l’assegno ordinario copre fino a 100 giornate di mancanza di lavoro, garantendo ai dipendenti l’80% della retribuzione perduta, entro il limite del massimale mensile INPS pari quest’anno a 1.193,75 euro lordi. Occorre in questo caso presentare un verbale di accordo sindacale entro i 30 giorni dall’evento.