Pistoia, più di altri territori della Regione, sta soffrendo le conseguenze di questa crisi interminabile, risultando all’ultimo posto in numerosi indicatori economici  nel confronto con le altre province toscane.

Nel 2013, per la prima volta negli ultimi decenni, il tasso di mortalità delle imprese (7%) è superiore al tasso di natalità (6,5%). Il comparto del manifatturiero ha chiuso l’anno con un indice di crescita pari a – 2,8% , alto ed in aumento il numero delle imprese entrate in fallimento. Che dire poi della crisi, irreversibile, delle  tante vocazioni produttive locali, dal mobile al tessile, dal calzaturiero alla meccanica? E poi la Breda con un futuro incerto e preoccupante e, infine, il vivaismo, settore che tiene, ma con molte difficoltà.

In questo scenario davvero eccezionale, pare del tutto assente un dibattito vero e proficuo, un interesse generale che vada oltre le antiche divisioni e la conflittualità che ha sempre caratterizzato  questo territorio e che oggi, più di sempre, rappresenta il limite più grande ad un necessario cambio di passo.

Per questo la nuova dirigenza della CNA di Pistoia, con spirito costruttivo, ha deciso di organizzare un “luogo” dove si discuta e si approfondisca il tema dello sviluppo locale, dando vita ad un gruppo di lavoro eterogeneo capace di dare un contributo reale su temi specifici e concreti.

Il gruppo di lavoro “Per Pistoia”,  appena insediatosi, oltre che da imprenditori e funzionari della CNA di Pistoia,  è composto da personalità che hanno una forte consapevolezza del territorio e che lo conoscono anche in funzione delle loro esperienze professionali di avvocati, architetti, consulenti d’impresa.

CNA Pistoia ha fiducia e conta che il gruppo possa lavorare attivamente per individuare idee e proposte da mettere nella disponibilità della Pubblica Amministrazione, tracciando un orizzonte d’azione comune sul quale lavorare tutti insieme.