Lunedì 18 febbraio, alla firma del Protocollo Industria 4.0 fra Regione e Associazioni di categoria, il  presidente CNA Toscana Andrea Di Benedetto ha dichiarato:

“Siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione industriale, ma per sfruttarne appieno le potenzialità dobbiamo essere capaci di interpretare la novità in termini culturali: Impresa 4.0 infatti non si fa solo con le macchine, ma soprattutto con le competenze. Di conseguenza le politiche pubbliche, oltre a sostenere gli investimenti in macchinari e dispositivi, devono puntare ancora di più a favorire il processo di formazione delle competenze, tecnologiche e -soprattutto- imprenditoriali: cogliere le opportunità aperte dai nuovi paradigmi produttivi e commerciali richiede una grande consapevolezza di come cambiano le filiere, la produzione, la comunicazione.

Il tessuto economico della Toscana è notoriamente composto in larga parte da micro e piccole imprese tra loro interconnesse ed integrate in comparti altamente specializzati: servono quindi misure a sostegno di interventi verticali e personalizzati, chirurgici perché ritagliati sulle specificità delle singole filiere, appositamente pensati e disegnati sulle loro necessità e opportunità. La subfornitura toscana deve puntare a eccellenze di nicchia, con un valore aggiunto e alto potere contrattuale, non ad una mera esternalizzazione di rischi e costi dei grandi player. La quarta rivoluzione industriale è la più grande opportunità mai capitata per ribaltare il punto di vista e le ambizioni delle nostre – tantissime – PMI di qualità.

Per questo CNA  ha dedicato grandi energie nel costituire un Digital Innovation Hub con il quale stiamo disseminando la cultura digitale nelle imprese: CNA Hub 4.0 va fisicamente nelle imprese per valutare le singole realtà aziendali, aiutarle a comprendere le opportunità dell’innovazione ed accompagnarle lungo un percorso personalizzato. Stiamo avviando un progetto di digitalizzazione della filiera del cuoio, al quale seguiranno interventi su altre filiere produttive.

Il progetto della CNA prevede una prima fase di contatto diretto con 200 imprese a livello regionale per analizzarne lo stato dell’arte e bisogni; metteremo a disposizione della Regione i dati che stiamo raccogliendo (coordinandoci con il Cantiere 4.0 regionale e Unioncamere, perché non possiamo permetterci ulteriore dispersione delle energie in campo) e le necessità che stanno emergendo (a partire da quali sono le tecnologie abilitanti più richieste) per dare un contributo concreto e mirato alla costruzione delle policy più efficaci per sostenere investimenti e formazione”.