Ma alle elezioni era stata promessa una riduzione della tassazione…

“Le imprese soffrono, chiudono, non riscuotono ed il Comune di Livorno vuole alzare ulteriormente loro le imposte? Forse non si sono resi conto che non sono un bancomat! Già molte di esse fanno da banca alle partecipate come Aamps non riscuotendo i propri crediti, adesso si chiede a tutte le aziende di sobbarcarsi non solo una suddivisione del costo del servizio iniqua fra cittadini e imprese, ma anche di pagare per quelli che non pagano: è inaccettabile!” Così il coordinatore comunale di Cna Livorno Dario Talini commenta il rincaro del 14-18% per le utenze non domestiche prospettato dalla giunta aggiungendo “Siamo ben lontani dalle promesse elettorali fatte dall’allora candidato sindaco Nogarin che nelle risposte date alle 10 domande fatte ai candidati dalle imprese aveva prospettato una riduzione delle imposte a carico delle aziende.

Moltissime imprese pagano già a parte, e salatamente, il conferimento a smaltitori autorizzati dei propri rifiuti speciali derivanti dalla produzione e la piccola riduzione fatta dal Comune sulla quota variabile in base a questa voce, viene abbondantemente rimangiata con gli aumenti della Tari.
Il Ministero dell’Economia ha chiarito che “nella determinazione della superficie assoggettabile alla Tari, non si deve tener conto di quella parte di essa ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori”: non si tratta quindi della sola possibilità del Comune di ridurre la quota variabile, ma dell’obbligo di ridurre le superfici assoggettate alla Tari, quindi, per molte aziende, solo gli uffici e i servizi igienici.

Rimaniamo poi estremamente perplessi di come queste discussioni vengano fatte letteralmente sopra la testa delle aziende, senza minimamente coinvolgere le loro associazioni di rappresentanza, con uno stile in cui non ci riconosciamo e che contestiamo.

Dopo questi primi mesi di governo – conclude Talini – è bene che la Giunta su questi temi fondamentali si apra al confronto ed alla verifica perché la situazione delle aziende è disastrosa”.