L’aggiudicazione degli appalti secondo il principio del massimo ribasso può essere causa di tanti mali. Ad affermarlo è Cataldo Rizzo, il nuovo Presidente Provinciale di CNA Costruzioni Pistoia. È purtroppo il criterio di aggiudicazione più diffuso, perché tutela l’ente appaltante da possibili contestazioni e consente notevoli risparmi. Al contempo però, oltre a facilitare le infiltrazioni criminali, mette a rischio sicurezza e qualità delle opere eseguite.
Sono anni che CNA contesta questo modo di gestire le gare d’appalto e da anni sostiene che il principio migliore è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa che, almeno nei cantieri più complessi e dove è fondamentale che a fare la differenza siano l’originalità della progettazione e le offerte tecniche extra capitolato, garantisce il miglior rapporto qualità prezzo. Per le opere meno impegnative il sistema più equilibrato è invece la cosi detta “media mediata” con taglio delle ali. Anch’essa dà esclusiva priorità all’offerta economica, ma, a differenza del massimo ribasso, estromette quelle fuori mercato e, favorendo le imprese locali, garantisce la qualità del costruito e un miglior contrasto a chi tenta di imbrogliare le carte. La legge regionale 38/2007, che già all’Art. 1 parla di questi principi, è purtroppo scarsamente applicata.
Negli ultimi anni, continua Rizzo, abbiamo assistito ad appalti assegnati con soglie di sconto anche oltre il 40%. Impossibile non restare perplessi di fronte a tali ribassi. Resta infatti un mistero come sia possibile lavorare a questi prezzi rispettando le regole e pagando tutto ciò che c’è da pagare. Inoltre non tutte le stazioni appaltanti dispongono di strumenti tecnici per verificare l’eventuale superamento della soglia di anomalia. Il risultato è che i lavori vengono assegnati e le nostre imprese restano tagliate fuori. Sarebbe ovviamente mistificatorio sostenere che chiunque vinca a queste condizioni è fuori norma, ma restano forti perplessità fra cui, questione non certo secondaria, quelle relative al trattamento riservato agli eventuali subappaltatori.
Il dirigente CNA Pistoia si appella agli Enti Pubblici rinnovando la richiesta di cambiamento delle regole e rendendosi disponibile a collaborare con le stazioni appaltanti e le altre associazioni di categoria per tutelare e promuovere le imprese locali che siano rigorosamente conformate a norme lavoristiche, contrattuali, contributive, di salute e sicurezza. CNA Pistoia chiede inoltre agli enti di fare il massimo sforzo per minimizzare il ritardo dei pagamenti che dopo sei anni di crisi non sono più sostenibili da nessun imprenditore.