Un’ora di paga da ciascun lavoratore dipendente e un contributo equivalente da parte delle imprese. Sarà alimentato in questo modo, con contributi volontari, uno specialeFondo di intervento a favore delle popolazioni, dei lavoratori e del sistema produttivo di Regione Toscana colpiti dall’alluvione“ che viene attivato in seguito a un accordo siglato a Firenze venerdì 14  dicembre,  presso la sede della Presidenza della Regione Toscana, dalle sigle sindacali e da quelle imprenditoriali insieme ad Anci, Upi e Uncem toscani.

Per la Regione ha firmato l’assessore Gianni Salvadori che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa. “Un bell’impegno – ha detto – che permette ad imprenditori e lavoratori di offrire un contributo alle popolazioni e al sistema produttivo. E’ un esempio di civismo della Toscana.”

“A fronte della drammaticità della situazione che si è determinata a causa delle alluvioni – si legge nella premessa all’accordo e con riferimento particolare ai territori nelle province di Massa Carrara e Grosseto – le parti decidono di sostenere in modo congiunto un impegno di solidarietà verso le popolazioni e il sistema produttivo”.

Le firme sono state apposte – oltre che dalla Regione Toscana e dai rappresentanti delle associazioni toscane di Comuni, Province ed Enti Montani – da Cgil, Cisl, Uil nonché da “Rete Imprese Toscana” (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti), Confindustria, Lega Cooperative, Confcooperative). Per Rete Imprese Toscana l’accordo è stato firmato dal Vice Presidente CNA Toscana Aldo Piantini.

I contributi saranno raccolti tramite il conto corrente bancario IT 80 L 01030 02818 00000434331 (denominato “Fondo di solidarietà popolazioni alluvionate”) intestato a "Regione Toscana, Piazza Duomo 10, Firenze" che, per espressa volontà delle parti, dovrà essere “estraneo al patrimonio finanziario delle organizzazioni firmatarie“ non trovando, di conseguenza, riscontro nella contabilità delle organizzazioni. La raccolta fondi terminerà entro il mese di febbraio 2013 e le somme raccolte saranno poi destinate, attraverso accordi specifici concertati fra le parti sociali, a sostegno delle comunità danneggiate. Con “certezza di destinazione – è scritto nell’accordo – e rapido utilizzo considerata la gravità della situazione e la necessità di avviare la ripresa”.