Installatori, idraulici, edili, balneari, estetisti, professionisti, operatori turistici, carrozzieri, autotrasportatori, agricoltori, operai, piccoli imprenditori scendono in piazza insieme. Ad accumunare categorie e professioni spesso lontane ed in competizione nelle logiche di mercato, la difficoltà di “sopravvivere” e la frustrazione di chi è impotente di fronte alla crisi. Chi fa impresa non ce la fa più ad andare avanti. Lo dicono impietosi i numeri: 1000 imprese nel 2011 hanno chiuso. Altrettante richiamo il crack nel 2012.

Con “E’ ora di dire basta!” le imprese apuo-lunigianesi si danno appuntamento sabato 28 gennaio (ritrovo dalle ore 10) in Via VII Luglio, la piazza di fronte alla Camera di Commercio: 300 tra artigiani, commercianti, cooperative e agricoltori sono pronti a manifestare e a consegnare simbolicamente il mazzo di chiavi delle aziende che hanno chiuso al Prefetto di Massa Carrara. Agli imprenditori ormai non servono più. Insieme alle chiavi la delegazione è pronta a consegnare un documento frutto dell’assemblea pubblica in programma nella sala convegni della Camera di Commercio. Lì le imprese saranno invitate a “sfogarsi” e a raccontare le difficoltà di fare impresa. Una forma di protesta che Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Legacoop e Coldiretti hanno deciso di mettere in atto per portare al centro dell’attenzione nazionale le gravissime difficoltà dell’economia locale.

Nel mirino delle sigle sindacali, per la prima volte unite insieme in una pubblica manifestazione, banche, politica, fisco, tasse, lavoro nero e burocrazia. “Bersagli grossi” finiti dentro il tritacarne del malumore generale insieme ai tanti, troppi “casi” di “mala gestione” locale: dalla voragine dell’Asl al caso Cermec che hanno trascinato nel baratro moltissime imprese locali, dal pesante fardello del Sito di Interesse Nazionale sulle aree industriali che il territorio si porta avanti da troppi anni fino alla burocrazia, salasso non più sopportabile in tempo di crisi.

In piazza, ad “occupare” lo spazio tra palazzi e negozi, anche decine di mezzi da lavoro. Anche camion, furgoni e camion fanno parte di un gioco che sta facendo troppe vittime.