La notizia è arrivata stamani come una bomba in Cna – afferma Dario Talini, coordinatore del settore costruzioni dell’associazione a Livorno – l’Asl ha annullato la gara per le manutenzioni di alcuni immobili per un valore di circa 4 milioni di euro, che doveva scadere mercoledì 19 ed alla quale concorrevano anche aziende del territorio, per assegnarla tramite Consip. Un ulteriore modo per perdere capacità di gestione e di governo del nostro territorio. Niente di illegale è ovvio, ma in questi tempi di crisi è stato uno schiaffo alla miseria in cui versa il settore delle costruzioni locali che ha perso in provincia ben oltre 1500 lavoratori (dato del sistema delle Casse Edili)!!!!. E le nostre ditte sono stanche di essere prese a schiaffi dalle amministrazioni pubbliche locali che non fanno il minimo sforzo per far sì che rimangano sul territorio i pochi soldi che potrebbero girare, seppur con tempi di pagamento pazzeschi. 4 milioni di euro in un anno di manutenzioni, avrebbero potuto risollevare le sorti di qualche impresa livornese. A prescindere dal fatto che anche sulla gara ci sarebbe stato da discutere, essendo stata concepita con meccanismi che di certo non premiavano il merito, la qualità e la sicurezza sul lavoro e sicuramente non sostenevano le imprese locali. La superficialità con la quale l’Ente bandisce una gara e successivamente, così di improvviso, annulla la stessa ci lascia esterrefatti: chi rimborserà ora le aziende dei costi sostenuti per la preparazione della gara? Così non va. Qui la crisi globale c’entra poco o nulla. Eppure nelle altre Asl, come in amministrazioni locali di province vicine, non funziona così: le istituzioni e gli enti riescono a far quadrato intorno all’economia locale e, senza violare le regole, riescono a far ricadere sul territorio cifre enormemente più importanti delle briciole che rimangono a Livorno. Provate a chiedere alle nostre aziende se riescono a lavorare in altre provincie toscane; senza contare il fenomeno dilagante delle ditte fantasma che fanno della nostra provincia terreno di conquista vincendo le gare con ribassi incredibili, impiantando cantieri altrettanto fantasma, con costi che alla fine salgono enormemente per le casse pubbliche. Una ditta locale non ha nessun interesse a sciuparsi la piazza anzi, ha tutto l’interesse a lavorar bene, sperando nella continuità del lavoro. Ma questo – conclude Talini – sembra che i nostri politici ed amministratori non lo riescano a recepire, o almeno ad applicare”.