Ha suscitato molto rumore anche in Toscana l'interpellanza di una Compagnia Assicurativa nei confronti dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sul tema della cessione del credito nel settore delle carrozzerie. A tale proposito CNA Autoriparazione Nazionale, che tutela le imprese del settore con la massima attenzione ed il massimo impegno, unitariamente con Confartigianato ha inviato una risposta all’AGMC, che di fatto evidenzia come le clausole che la Compagnia Assicurativa intendeva inserire nei suoi contratti di RC Auto siano improponibili e inaccettabili.

Pubblichiamo in allegato copia della risposta unitaria inviata da CNA/Autoriparazione e ANC/Confartigianato all'AGMC in merito al procedimento di consultazione avviato dalla stessa AGMC e riguardante (tra gli altri) il tema della cessione del credito.

Per la lettura del testo della risposta segnaliamo le seguenti due note di commento:

  • la prima nota riguarda una importante e fondamentale questione di <forma> rispetto alla procedura di consultazione avviata –  in seguito all’interpello della compagnia di assicurazione –  dall'AGMC. La procedura di consultazione CVI 3, affinché sia compiutamente applicata presuppone (con uno specifico rimando ad un articolo del Codice del consumo, trattandosi appunto di clausole contrattuali vessatorie, limitative della concorrenza, nonché di pubblicità ingannevole) che siano sentite le Associazioni nazionali di categoria. Nel caso specifico – per la correttezza e la compiutezza della procedura di consultazione – le Associazioni nazionali delle imprese di carrozzeria devono essere ascoltate in quanto rappresentanti della categoria direttamente interessata alla consultazione CVI 3. Pertanto il primo ed importante messaggio che il documento ha inteso inviare all'AGMC è stato quello di seguire e rispettare compiutamente una procedura che essa stessa ha istituito, anche perché una procedura istituzionale deve essere seguita appieno e non può valere solo per alcuni punti ( vedi ad esempio quello del "silenzio assenso" che – in caso di procedura monca – dovrebbe decadere).

                          

  • la seconda nota riguarda tutti quei punti del documento  in cui vengono puntualmente e dettagliatamente smontate una per una tutte le assurde pretese che la compagnia di assicurazione ha inoltrato – attraverso l'interpello – all'AGMC che le Associazioni valutano improponibili ed inaccettabili da ogni punto di vista, innanzitutto da quello legale.

In sintesi ed in buona sostanza, la risposta unitaria CNA e Confartigianato all’AGMC, oltre a mettere in evidenza la necessità di ascoltare le Associazioni nazionali di categoria che hanno il diritto ed il dovere di entrare nel merito degli argomenti contenuti nell'interpello avanzato dalla compagnia di assicurazione ( e ciò per dare compiutezza alla procedura di consultazione avviata dall'AGMC),  ha ribattuto punto per punto le clausole che la compagnia di assicurazione intendeva inserire nei suoi contratti di RC auto (chiedendo appunto il parere all'AGMC attraverso l'interpello), clausole – è il caso di ripeterlo – improponibili ed inaccettabili da tutti i punti di vista.

 

In allegato copia lettera unitaria:

lettera