Sandra e Stefano Giusti, maestri artigiani, trasmetteranno ai giovani la loro arte nel loro laboratorio. “È un riconoscimento importante – commenta Sandra Pelli Giusti Presidente CNA Artistico Toscana – nel nostro laboratorio abbiamo sempre fatto formazione per far conoscere ai giovani che esistono sbocchi occupazionali in mestieri affascinanti nei quali si esprime la propria creatività”.

Lo Studio Ceramico Giusti di Sandra Pelli e Stefano Giusti con sede a Pelago in provincia di Firenze è “bottega scuola”, una scuola per gli artigiani del futuro. Sandra e Stefano hanno ottenuto la qualifica di Maestro Artigiano nel 2013 e nei giorni scorsi il loro laboratorio è stato accreditato, sempre seconda la normativa regionale, come “Bottega Scuola”. Sono fra i primi in Toscana ad aver ottenuto questo riconoscimento.

Sandra Pelli e Stefano Giusti hanno iniziato ad occuparsi di ceramica nel 1980 a Firenze, sotto la guida dello scultore ceramista Giancarlo Girard. Hanno frequentano la Scuola del Cotto all’Impruneta dove, con altri ceramisti di varie nazionalità, hanno aperto un laboratorio. Nel 1989 il laboratorio viene trasferito a Paterno di Pelago, sulle colline circostanti Firenze. La produzione è particolarmente centrata su oggetti di uso quotidiano, nei quali i valori della tradizione ben si coniugano con il linguaggio contemporaneo. Alla creazione di oggetti affiancano l’insegnamento di tecnica e pratica della ceramica sia presso il proprio studio che in strutture private e pubbliche del territorio. Sono stati ispiratori e soci fondatori dell’associazione di ceramisti “Arte della Ceramica” fondata nel 2004. Dal 2000 sono promotori della Fiera Internazionale della Ceramica che si svolge annualmente a Firenze e riunisce sessanta ceramisti provenienti da diversi stati europei. Nel 2008 hanno pubblicato ”L’arte di plasmare l’argilla spiegata ai ragazzi” edizioni LEF. Nel 2009 nell’ambito della manifestazione Wine  e Fashion hanno esposto alla Galleria degli Uffizi. I loro lavori sono stati esposti in qualificate gallerie e negozi di varie città tra le quali Firenze, San Gimignano, Parigi, Monaco e Nanchino. Hanno partecipato anche alla Fiera dell’Artigianato di Firenze dal 1987 al 1990, dove i loro oggetti sono stati scelti per la campagna pubblicitaria nazionale. Nell’ultimo anno hanno esposto alla Galleria dell’Artigianato in Fortezza da Basso a Firenze, alla Mostra della Ceramica Contemporanea, “Eros” a Montelupo Fiorentino, alla Galleria dell’Artigianato a Francoforte, al Macef a Milano.

Sandra Pelli, socia CNA da una ventina di anni, nel 2013 è stata eletta Presidente CNA Artistico e Tradizionale Toscana. “Vengo da una famiglia che dal 600 abita a Pontassieve ed è di tradizione artigiana, avendo in famiglia maniscalchi, pellai, meccanici – ricorda Sandra – l’artigianato è nel mio DNA. Io e mio marito abbiamo scelto di lavorare a Pelago, perché crediamo nella valorizzazione anche di posti piccoli nel nostro territorio”. E commenta: “ Credo che sia necessario, in un momento di crisi come questo, rivalutare e valorizzare il lavoro manuale e l’essere appartenenti a un luogo. Penso che l’artigianato artistico trovi forza dove abbiamo radici profonde e che, in questa crisi economica globale, sia una forza che però, a causa di un difficile ricambio generazionale, è sempre più difficile tramandare. Ma in Toscana la Regione ha varato una legge che qualifica gli artigiani come maestri e aiuta la formazione dei giovani, dà l’opportunità di farli entrare nella bottega a fare l’apprendistato come si faceva al tempo di Verrocchio con i maestri artigiani che trasmettono ai giovani la loro arte”.

“La formazione dei giovani – aggiunge la Presidente CNA Artistico e Tradizionale Toscana – è un aspetto del nostro lavoro che abbiamo sempre curato con attenzione. Noi abbiamo sempre fatto corsi nel nostro laboratorio, abbiamo sempre ospitato apprendisti e stagisti. Teniamo anche corsi di ceramica nelle scuole nell’ambito di progetti formativi volti a valorizzare il lavoro manuale e a mantenere vivi i mestieri, a far conoscere ai ragazzi il valore del lavoro artigianale. Siamo specializzati sulle medie inferiori, ma abbiamo avuto esperienze anche nelle scuole primarie. È importante partire dal basso per avvicinare i ragazzi all’artigianato. I problemi dell’artigianato artistico oggi sono soprattutto la burocrazia, il peso eccessivo delle tasse, la formazione. La legge regionale che ha istituito la figura del ‘Maestro Artigianato’ e le ‘Botteghe Scuola’ è una risposta alle esigenze di formare i giovani, incentivare la nascita di nuove imprese e permette di tramandare mestieri e tecniche che altrimenti andrebbero perduti. La nascita delle Botteghe Scuola segna un punto di svolta nel rilancio dell’artigianato artistico toscano. Gli artigiani, sostenuti ed incentivati dalla nuova normativa, hanno la possibilità di tramandare il loro saper fare, la loro manualità e creatività che in passato, così come oggi, hanno reso e rendono grande la Toscana.  Possono prendere a bottega come nel Rinascimento giovani interessati a proseguire e sviluppare i mestieri tradizionali imparando il mestiere dal Maestro Artigiano che trasferirà loro il suo sapere. La figura del Maestro Artigiano torna quindi ad assumere una grande importanza nel panorama dei mestieri e confido che saranno sempre più  numerosi gli artigiani che chiedono il riconoscimento del titolo di Maestro e di accreditare quindi la propria attività come luogo di trasmissione del sapere, proponendo interessanti sbocchi occupazionali ai giovani”.