Il settore benessere è una componente importante dell’economia locale. In provincia di Pisa operano circa 300 imprese del settore. Le aziende operano con professionalità, qualità e dinamismo, sono occupate da molte persone giovani ed intraprendenti. Purtroppo siamo in tempo di crisi e anche questo settore ha subito una flessione, e siamo in presenza di un forte aumento  del fenomeno dell’abusivismo e del lavoro irregolare.

La stragrande maggioranza dei centri di estetica opera in qualità assicurando il pieno rispetto di tutte le norme igienico-sanitario in merito alla sterilizzazione degli strumenti, all’igiene degli operatori, all’utilizzo di cosmetici ed apparecchiature: una garanzia per il cliente.

“Siamo venuti a conoscenza che in questi giorni si sono intensificati i controlli su alcune apparecchiature usate dalle estetiste – commenta Remo Urti, coordinatore provinciale di CNA Unione Benessere Pisa – La Legge della Regione Toscana n. 28 del 31 maggio 2004 al comma 2 dell’articolo n. 3 è molto chiara, per le estetiste della Toscana è “escluso” l’uso del laser estetico e strumenti analoghi a luce pulsata. Ma dal 31 luglio del 2011 è entrato in vigore il D.M. n. 110 del 12.5.2011 del Ministero dello sviluppo economico (di attuazione della L. n. 1 del 1990) riguardante gli apparecchi elettromeccanici utilizzati per l’attività di estetica. Fra l’altro il Decreto è stato pubblicato solo dopo aver ottenuto il nulla osta da parte della Comunità Europea e passato al vaglio del Consiglio Superiore di Sanità, dei Ministeri competenti quali Attività Produttive e Diritto alla Salute, nonché del tavolo di concertazione con le categorie economiche interessate sia delle estetiste, sia dei costruttori di macchinari. Nel Decreto sono contenute n. 22 schede tecnico-informative sulle apparecchiature che possono essere utilizzate dalle estetiste (caratteristiche tecniche, modalità di esercizio, di applicazione e cautele d’uso e norme tecniche da applicare) il tutto per garantire il cliente. Ebbene ci sono quindi alcune apparecchiature previste dal decreto utilizzabili in tutta Italia, ma di fatto in Toscana non si possono usare come luce pulsata e laser. C’è quindi una penalizzazione delle nostre estetiste rispetto alle colleghe delle altre regioni che invece le possono usare. La disposizione ministeriale, in base a quanto ci hanno riferito alcuni uffici regionali, non può trovare applicazione in Toscana, poiché la L.r. 28/04 ha espressamente previsto che dall’entrata in vigore del regolamento attuativo (approvato con D.p.g.r. 47 del 2007) essa cessa di avere applicazione nel territorio della Regione Toscana”.

La CNA ha chiesto invece l’immediato adeguamento alle disposizioni nazionali. “In un incontro avvenuto in Regione Toscana a metà del mese di novembre del 2011, cioè due anni e mezzo fa – ricorda Urti – il Presidente della 3° commissione permanente, insieme ad alcuni tecnici dei dipartimenti interessati della Regione Toscana, avevano preso impegni di provvedere con alcuni atti immediati, nel giro di un paio di mesi, per consentire quindi l’utilizzo di determinate apparecchiature, come la luce il laser e la luce pulsata, ma con delle adeguate garanzie a livello tecnico e a livello di formazione. Ma sono passati oltre due anni ed ancora non è successo nulla. Siamo a conoscenza che una rivisitazione della legge n. 28 del 2004, è attualmente giacente presso le commissioni permanenti della regione Toscana, per cui ci auguriamo che l’iter sia veloce”.

“Purtroppo anche questa occasione dimostra che i tempi della politica sono troppo lunghi rispetto alle esigenze dell’economia reale – è l’amara constatazione di Aviana Scaramelli, presidente estetiste pisane della CNA – La CNA Estetica di Pisa ha da sempre fornito le giuste informazioni alle associate, sia con circolari, che in occasioni di seminari ed iniziative, invitando a non acquistare macchinari che comunque ad oggi non si possono usare come la cavitazione, il laser e la luce pulsata. In più occasioni la CNA ha promosso con la partecipazione di esperti seminari informativi sul corretto uso delle apparecchiature elettromeccaniche ad uso estetico. Nel corso dell’iniziativa Crea Bellezza del 2011, è stato anche distribuito un manuale “Linee Guida per scegliere, acquistare e gestire le apparecchiature elettromeccaniche utilizzate nei trattamenti estetici non medici” redatto da esperti a cura delle Associazioni nazionali delle estetiste di CNA e Confartigianato. In merito ai controlli di questi giorni, gli organi di vigilanza fanno il loro dovere, ma  chiediamo con forza di dedicare altrettante energie anche per colpire in maniera forte l’abusivismo che sta dilagando e che mette a rischio la sopravvivenza delle imprese sane del settore”.

“Il consiglio che possiamo dare – conclude Remo Urti – a chi è stato sanzionato è comunque di rivolgersi alla CNA e di fare ricorso, visto che sul piano giuridico ci molti dubbi e lacune interpretative che possono essere risolte solo legalmente. Si tratta di capire se una legge regionale (la n. 28 del 2004) possa cancellare  l’ applicazione di una legge dello stato e se questa sia ancora efficace rispetto ad un successivo Decreto Ministeriale dello Stato. La CNA si può impegnare a mettere a disposizione un legale esperto della materia per promuovere i ricorsi necessari, invitiamo le aziende interessate a contattarci, fornendoci copia dei verbali”.