CNA chiede l’emendamento o l’abolizione dell’articolo 10 del  “Decreto Crescita”: artigiani e piccole imprese giudicano molto negativamente la misura che consente all’impresa esecutrice dei lavori di anticipare al cliente il credito d’imposta sotto forma di sconto in fattura, con la possibilità di recuperarlo in cinque anni. . E’ un’ipotesi ritenuta dalla CNA lesiva della concorrenza in quanto il suo contenuto, legato allo sconto al cliente finale, di importo pari alla detrazione fiscale (eco bonus e sisma bonus) rischia di mettere fuori gioco il sistema delle imprese artigiane favorendo le imprese con grande capacità finanziaria.

Un’ipotesi insomma che scarta a priori le piccole imprese, le quali non dispongono dei polmoni finanziari sufficienti e quindi sarebbero costrette a lavorare per i grandi gruppi, sottostando alle loro condizioni e senza la possibilità di emanciparsi e di crescere.

Questo grave problema è stato al centro dell’incontro con i rappresentanti Movimento 5 Stelle che si è tenuto venerdì 14 giugno nella sede CNA Toscana.

Hanno partecipato all’incontro  l’On. Francesco Berti e il capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Giacomo Giannarelli, presenti il presidente CNA Toscana Andrea Di Benedetto , il presidente dell’Unione Produzione Mauro Sellari , il presidente dell’Unione Installazione Impianti Maurizio Narra, il portavoce regionale del Mestiere Edilizia Giuseppe Comanzo e il portavoce regionale del Mestiere Termoidraulici Paolo Pagliarani, i coordinatori delle Unioni, Gianluca Volpi e Antonio Chiappini.

Il confronto serrato nel merito ha previsto un aggiornamento per poter condividere una modifica della previsione da concordare con i livelli nazionali della CNA .

A seguito alcune immagini dell’incontro e in allegato articolo 10 DL 34/2019   emendamento art. 10 Decreto Crescita