Soddisfazione del presidente di CNA carrozzieri Toscana Silvano Prosperi

Incidenti stradali: si potranno riparare anche gli automezzi che hanno subito un danno superiore al loro valore commerciale, soddisfazione di CNA servizi alla Comunità. A ribadire questo diritto degli automobilisti la terza sezione civile della Suprema Corte di Cassazione che, con l’ordinanza 10686/23 è intervenuta sostenendo un caso in cui il danneggiato aveva chiesto il risarcimento di una somma pari a quasi il doppio del valore del veicolo.
In parole povere, si tratta di una “bacchettata” per le assicurazioni. Infatti chi è vittima di sinistro stradale (essendo la parte lesa) con un automezzo non nuovissimo che subisce danni significativi, normalmente viene invitato dalla compagnia assicurativa ad accettare i soldi del valore di mercato del mezzo rottamandolo, evitando la riparazione considerata “antieconomica”. In certi casi però non è semplice trovare un veicolo equivalente sul mercato, visto l’aumento dei prezzi sia per il nuovo che per l’usato, ma anche per le difficoltà di reperimento con il rischio di acquisto di un usato che potrebbe essere non affidabile.
Considerando tutte queste motivazioni la Cassazione con la recente ordinanza rafforza la libertà di scegliere se procedere alla rottamazione del mezzo oppure alla riparazione, nonostante questa abbia un costo superiore al valore commerciale del mezzo. L’unico limite al risarcimento da riconoscere per la riparazione del mezzo è che questa non finisca per aumentare il valore del veicolo.
Per esempio: per un veicolo dal valore commerciale di 3000 euro è ammissibile un costo di riparazione di 5000 euro, purché al termine degli interventi il valore dell’auto rimanga invariato.
“Come carrozzieri ed autoriparatori siamo soddisfatti per questo pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione – afferma Silvano Prosperi Presidente di CNA Carrozzieri Toscana – in questo modo veniamo incontro alle esigenze dei nostri clienti. In molti casi ci è stato richiesto da cittadini che hanno subito un sinistro, di poter riparare la loro auto piuttosto che reperirne una simile sul mercato. Le motivazioni possono essere le più varie: spesso si tratta di auto ancora in discrete condizioni, o con pochi chilometri percorsi o con altre caratteristiche non facilmente rintracciabili. Per permettere agli utenti di fare una scelta consapevole invito comunque i cittadini a farsi consigliare dal carrozziere e dall’autoriparatore di fiducia”.