Un attacco ingiusto che denota poca conoscenza del ruolo e delle attività del Consorzio Zona Industriale Apuana. E’ una replica congiunta quella di Cna Massa Carrara, Confartigianato e Api che hanno “ascoltato” il lamento della Rsu Eaton, Giovacchino Pitanti preoccupato della possibilità che sia il Consorzio Zia a gestire le aree Eaton se torneranno pubbliche. “E’ grazie al Consorzio Zia che oggi – scrivono le tre associazioni di categoria – la zona industriale è tornata a vivere dopo la fuga delle grande industria che aveva lasciato solo macerie e disoccupazione. E’ grazie agli interventi e alla gestione di quelle aree, alle successive opere di urbanizzazione, se oggi nella nostra provincia, e non solo, c’è un tessuto di imprese, artigiane, piccole e medie, importante e attivo. Sono quelle imprese che tengono viva la nostra economia nonostante le grandi evidenti difficoltà. E’ ingiusto parlare di gestione fallimentare quando la realtà è ben diversa”.
Una realtà, il Consorzio Zia che ha reindustrializzato, direttamente, oltre 1,5 milioni di metri quadrati di aree (ex Montedison, Macma, Fibronit per esempio) e collaborato ad altre (ex Refrattari) diventando il punto di riferimento per le imprese insediate. L’altro dato è legato alla diportistica: era stato proprio il Consorzio Zia, insieme alle associazioni di categoria, ad intercettare e dedicare spazio alla nautica. “Sono oltre un centinaio le imprese coinvolte nel processo di reindustrializzazione dalla Zia che hanno portato un risvolto occupazione importante – sottolineano le tre associazioni – e questi sono dati reali. Prima di gettare discredito sull’operato di una qualsiasi realtà, è bene informarsi”.