Grande è stata la partecipazione al seminario sulle novità normative nel settore edilizia organizzato mercoledì 5 ottobre a Firenze da CNA Costruzioni Toscana in collaborazione con ANCI Toscana e con la partecipazione dell’Assessore a Urbanistica e Territorio della Regione Toscana Anna Marson. Oltre 150 presenze fra imprenditori, tecnici degli enti locali e professionisti: il tema affrontato “Le novità introdotte dalla L.R. 40/2011 in materia di edilizia e urbanistica: SCIA, silenzio-assenso, sanzioni, modifiche alla legge regionale 24/2009, rigenerazione urbana” è infatti di grande attualità.

Al seminario, moderato da Antonio Chiappini Coordinatore CNA Costruzioni Toscana, sono intervenuti il Presidente CNA Costruzioni Toscana Andrea Nepi, Simone Gheri, Sindaco di Scandicci e Responsabile Urbanistica ANCI Toscana, e Lorenzo Paoli, Dirigente Settore Edilizia e Urbanistica Comune di Scandicci e Consulente ANCI Toscana per il Governo del Territorio, che ha illustrato la normativa. L’Assessore Marson ha parlato de “I piani di intervento per la rigenerazione urbana delle aree degradate”.

Particolarmente difficile è la situazione dell’artigianato toscano del settore costruzioni che con circa 50.500 imprese e oltre 150mila addetti costituisce indubbiamente un comparto fondamentale per l’economia toscana. I risultati dell’analisi congiunturale TREND – consuntivo 2010, curata da CNA Toscana, hanno confermato una situazione di pesante crisi. Nel corso del 2010 infatti l’edilizia artigiana toscana ha perso oltre il 20% del fatturato, lasciando sul terreno oltre 400 milioni di euro tra luglio e dicembre; a fine 2010 rispetto ai livelli pre-crisi (III trimestre 2008) il fatturato delle imprese edili artigiane in Toscana registra un calo del 30%.

“La situazione del comparto costruzioni sia a livello toscano che nazionale – ha dichiarato il Presidente CNA Costruzioni Toscana Andrea Nepi – è purtroppo ancora molto negativa. In questa fase delicata CNA Toscana ha da tempo individuato nel tema della semplificazione normativa e nel costruttivo rapporto tra mondo imprenditoriale e pubblica amministrazione uno dei temi centrali dove introdurre elementi di innovazione e opportunità. Il governo del territorio è, senza ombra di dubbio, una di quelle aree sensibili dove è possibile avviare questo fertile rapporto: questo è il motivo principale che ci ha spinto ad organizzare il seminario e a farlo soprattutto in collaborazione con ANCI Toscana e l‘adesione dell’assessore Marson. La legge regionale del 5 agosto 2011 n. 40 introduce una serie di elementi importanti e rappresenta un’occasione di semplificazione delle procedure, ma apre anche scenari interessanti con particolare riferimento al recupero delle aree urbane degradate”.

Le principali novità previste dalla legge sono:

  1. intervento di chiarimento in mento alla SCIA; infatti la Regione Toscana, recependo il dettato del Decreto Legge 70, fa una volta per tutte chiarezza in merito alla interpretazione dell’articolo 19 della legge 241/1990 che aveva introdotto la SCIA al posto della DIA senza però chiarire la possibile applicazione nel settore edilizio, fatto che ha determinato non pochi problemi sia per le imprese che per le pubbliche amministrazioni.
  2. l’introduzione del silenzio assenso in ambito al rilascio del permesso a costruire che si auspica possa rappresentare elemento di semplificazione di tale procedimento amministrativo; sul silenzio rifiuto si teme che, se pur nella logica di snellimento, si potrebbero profìlare elementi di confusione.
  3. normazione per la riqualificazione delle aree urbane.

Questi sono gli aspetti di maggiore rilievo che danno la misura della portata di tale provvedimento; è utile ricordare però che ci sono altri punti qualificanti della legge:

a)      la nuova formulazione della categoria di intervento della sostituzione edilizia

b)      la possibilità di certificare i requisiti igienico sanitari da parte del progettista in tutti i casi in cui non sono previste deroghe alla normativa o valutazioni tecnico discrezionali (senza dubbio una buona semplificazione procedurale)

c)      nell’attività edilizia libera sono stati inseriti alcuni interventi di manufatti realizzabili in zone agricole

d)      il recepimento della disposizione del DPR 380/2001 relativa alla possibilità di applicare la sanzione ripristinatoria agli interventi edilizi in tutti i casi in cui questi siano stati realizzati in difformità dagli strumenti urbanistici

e)      la previsione della demolizione delle opere realizzate come attività edilizia libera difformi dagli strumenti urbanistici

f)        introduzione del silenzio rifiuto nel procedimento del permesso a costruire in sanatoria.

“Queste misure – ha commentato il Presidente Nepi – avranno necessità di tempi tecnici per dispiegare il loro effetto; infatti gli enti locali dovranno recepire le nuove procedure, avviare un lavoro tecnico importante (si pensi a quanto previsto all’articolo 74 quinquies per gli interventi di rigenerazione urbana); si aprirà anche per le nostre strutture provinciale una fase importante di interlocuzione e stimolo verso gli enti locali”.

Il Presidente CNA Costruzioni Toscana ha quindi concluso:”Abbiamo colto positivamente lo sforzo della Regione Toscana di provare ad anticipare parte dei contenuti della legge, introducendo modifiche alla Legge Regionale 24/2009 (il cosiddetto Primo Piano Casa), estendendone l’applicazione agli immobili con destinazione produttiva con previsione premiante del 20% della volumetria. Abbiamo in particolare apprezzato il fatto che la Regione sulla crisi dell’edilizia abbia aperto un tavolo di confronto con tutte le parti sociali; crediamo che da questo tavolo possano partire proposte che aiutino e sostengano la ripresa del nostro comparto che rappresenta un volano per tutta l’economia e ci auguriamo che anche dall’applicazione della nuova norma possano arrivare segnali alle nostre imprese”.