“Porteremo le nostre osservazioni alle consultazioni del 19 luglio a Firenze. Il disegno di legge sull’autorità portuale presenta delle criticità che non possono passare inosservate”. E’ l’impegno che Cna Lucca, insieme alle altre associazioni di categoria firmatarie del documento si è assunta all’indomani dell’incontro con l’Assessore Regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Luca Ceccobao, e alla luce di un dibattito sempre più intenso sul futuro del Porto di Viareggio, e non solo.
Cna Lucca (info su www.cnalucca.it) e le altre associazioni hanno infatti elaborato un documento che “viviseziona”, punto per punto, ciò che va e ciò che non va. Quattro sinteticamente i punti: la competenza urbanistica del Comune di Viareggio che garantisca un ruolo al consiglio comunale in materia di pianificazione, il modello di Governance ad oggi, secondo la bozza, zoppo e troppo sbilanciato verso la politica, i poteri (e quindi il ruolo) del Segretario Generale ed i relativi criteri di nomina e infine, il metodo della concertazione locale secondo il quale ogni decisione deve poter essere condivisa a livello territoriale. “L’autorità portuale, di cui come già detto condividiamo lo spirito, dovrà essere il prodotto finale di un processo di concertazione che parte, e coinvolge, il territorio tutto – spiega Andrea Giannecchini, Vice Presidente Cna e Rappresentante Nazionale Cna Nautica che per primo si è attivato per produrre un documento unitario – e questo documento testimonia come le categorie economiche vogliano partecipare attivamente a questo importante processo che non riguarda solo la nautica. “Ora ci attendiamo che anche il Comune di Viareggio e la Provincia di Lucca appoggino il documento che presenteremo in occasione delle consultazioni in programma a Firenze la prossima settimana”.
Intanto Cna suggerisce a tutte le associazioni firmatarie di coinvolgere da subito anche i propri livelli delle altre Province interessate dal disegno di legge per riprodurre e appoggiare le richieste di modifica avanzate nel documento unitario . “"E' necessario un impegno politico/associativo forte e fattivo, e non solo di facciata . Siamo pronti a difendere le osservazioni in sede di consulta regionale – anticipa Giannecchini – la Regione Toscana non può non ascoltare la ragionevolezza delle nostre osservazioni”.