Gli occhi indiscreti e super-tecnologici di 8 telecamere puntati sulle tifoserie e sugli spettatori indisciplinati dello Stadio dei Marmi di Carrara. Così, anche per le famiglie allontanate da tifoserie esagitate e cattivi comportamenti, sarà più sicuro (e più rilassante) andare allo stadio la domenica per seguire i giallo-blu. Il tempio della Carrarese Calcio dell’era Buffon-Mian ha finalmente il suo modernissimo Grande Fratello, un sistema di video-sorveglianza capace di sbirciare “fino dentro le tasche” come confessa l’imprenditore Andrea Podestà della Semp di Massa che ha pensato ed installato l’ultra sofisticato impianto, “facilitare l’identificazione dei soggetti da parte delle forze dell’ordine oltre a garantire il pieno controllo visivo, ed in tempo reale, su gradinate, tribune curve e vie di accesso”. Installato in tempi record (1 mese serrato di lavoro. Costo intorno ai 40 mila euro), l’impianto di video sorveglianza ha debuttato ufficialmente in occasione della prima partita casalinga con il Latina portando in dote 3 mega pixel di risoluzione, fibra ottica, utilizzo e visualizzazione di 8 telecamere in live e sul registrato controllate da una cabina di regia chiamata anche “Gos”. “Si tratta di un impianto di ultimissima generazione – spiega Podestà – con telecamere installate all’interno del perimetro di gioco per visionare le aree dove sono presenti le tifoserie e gli spettatori, e alle porte di accesso al terreno di gioco. In questo modo anche la fase di ingresso è sotto controllo. Le telecamere possono essere manovrate con un joystick dalla cabina di regia; l’operatore può zoomare a seconda delle necessità e del contesto ambientale mantenendo intatta la qualità dell’immagine”. L’impianto costituisce una delle migliorie necessarie di adeguamento alle norme di norme di sicurezza e sorveglianza imposte dalla Seconda Divisione che tutti gli stadi devono rispettare ma l’installazione apuana è andata già oltre il minimo richiesto mettendoci anche del suo. “L’impianto di video sorveglianza è collegato su rete in fibra ottica, e non rame come nel progetto originario, ed è gestito da un software di ultima generazione che consente il riconoscimento delle persone – illustra le caratteristiche Podestà – oggi è uno dei più sofisticati utilizzati per questo scopo. E’ già pensato per essere potenziato e portato fino ad un massimo di 48 video camere, oltre ad essere integrabile con gli impianti di videosorveglianza cittadina”.
Specializzata in impiantistica elettrica ed elettronica, la Semp opera in tutta Italia e ha già installato impianti di video sorveglianza a “difesa” di porti turistici e strutture sanitarie pubbliche vincendo addirittura un premio per la qualità delle immagini garantite dalle apparecchiature. La Semp fa parte del vasto patrimonio di imprese associate a Cna che puntano su innovazione e tecnologia. “E’ un esempio – spiega Dino Sodini, Presidente Cna Massa Carrara – di come la tecnologia possa essere utilizzata al servizio della sicurezza dei cittadini, ed in questo particolare caso, degli appassionati che seguono, la domenica, le partite casalinghe della squadra del cuore”. Un “lavoro” – come si dice tra gli artigiani – propedeutico per lanciare l’ennesimo messaggio agli Enti Locali e non solo a loro: “L’altro importante e positivo aspetto – conclude Sodini – è che sia stata un’impresa apuana ad essere stata artefice e protagonista di questo moderno progetto: è un chiaro segno che le eccellenze ci sono. Bisogna solo avere la volontà e la voglia di valorizzarle e farle emergere. Alle imprese servono fiducia e opportunità. Il territorio può metterle a disposizione a costo zero”.