“Sulla questione Rimigliano, vorrei chiarire all’assessore Marson – afferma il direttore CNA Livorno Marco Valtriani – che gli unici mandanti delle critiche e delle proteste ricevute sono i dati sull’economia nazionale, regionale, ed ancor di più quelli della Val di Cornia, che ogni giorno purtroppo campeggiano su giornali e televisioni: proprio oggi si legge di prestiti fermi, anche della Regione, per 450 milioni di euro o della chiusura in Italia in tre mesi di 146mila imprese. Diciamo no alle offese, ma comprendiamo benissimo l’esasperazione per la lentezza della politica e la disperazione per la paura del futuro che vivono i nostri imprenditori ed i loro dipendenti. Usare un termine così pesante come “mandanti” ci pare inoltre grave e sarebbe comunque allora da estendere anche ai vari comitati che abbiamo visto in qualche caso sul territorio anche brindare ed invocare medaglie al valore. Vorrei anche chiarire all’assessore che le imprese nascono e vivono per guadagnare, così come ogni dipendente lavora per il salario: deve essere un guadagno lecito, tassabile, ma sempre un guadagno, così come la rendita, non parlando ovviamente in questo caso di immobili abusivi. Quando l’assessore afferma che le seconde case non producono reddito per l’economia locale, forse trascura impropriamente tutto l’indotto che ruota intorno al turismo che va dagli stabilimenti balneari, alla ristorazione, all’agroalimentare, ai servizi alla persona, alle manutenzioni degli immobili, ai trasporti e via dicendo, tutto reddito di imprese e di proprietari di immobili, che poi si trasforma in reddito anche per i lavoratori ed in consumi: ce ne fossero di progetti di questo tipo sul territorio provinciale, in cui privati di questi tempi investono decine di milioni di euro ed assicurano lavoro locale, con un progetto che punta proprio alla valorizzazione ed all’uso sostenibile delle bellezze del paesaggio.
Vogliamo confidare quindi – conclude Valtriani – nell’operato della commissione regionale che valuterà sia la bontà del progetto che le ricadute positive sul territorio, al di là dei particolarismi e delle posizioni pregiudiziali di principio”.