Regna il caos fra le estetiste in Toscana. Recentemente è stato approvato il decreto relativo agli apparecchi elettromeccanici per l’attività di estetista (D.M. n. 110 del 12 maggio 2011). Fin qui tutto bene, sennonché la Regione Toscana, non paga di aver sottoposto la categoria ad un regolamento più restrittivo perfino degli studi medici che sta provocando serie difficoltà e spese per lo più immotivate alle estetiste, ha pensato bene di prendere una posizione secondo cui “il Decreto non trova applicazione nel nostro territorio”. Al di là delle varie considerazioni che potrebbero essere fatte sulla legittimità che un regolamento regionale annulli una legge nazionale, il problema che si pone ha ben altra natura e riguarda le conseguenze pratiche che l’interpretazione della Regione ha sulla categoria delle estetiste. Da un lato abbiamo infatti il nuovo Decreto, che rende legale l’utilizzo di alcune apparecchiature, fra cui il laser estetico e la luce pulsata; dall’altro la Regione, e quindi l’ASL, che invece continua a ritenerle proibite per l’estetista. Da qui l’assurdità di una situazione che mette a rischio di pesanti sanzioni, pecuniarie e forse anche penali, estetiste che, di fatto, hanno solo rispettato quanto previsto dalla legge nazionale. Senza contare che le estetiste toscane vengono assurdamente discriminate rispetto alle colleghe delle altre regioni, in un momento peraltro assai difficile dal punto di vista economico. CNA Toscana si è pertanto attivata nei confronti della Regione Toscana, alla quale era stata sottoposta la questione del contrasto fra la disciplina regionale ed il contenuto del Decreto fin dal dicembre 2010, ottenendo proprio in questi giorni la disponibilità a riaprire un tavolo di confronto.
L’obiettivo è uniformare la normativa toscana a quella nazionale, in modo che le estetiste toscane abbiano le stesse opportunità delle colleghe delle altre regioni, senza assurde ed immotivate disparità. Inoltre, la Presidente Regionale delle Estetiste, Iris Incerti, ha denunciato con forza il problema delle apparecchiature in Toscana nel corso del Congresso Internazionale di Estetica Professionale tenutosi durante la manifestazione Intercharme a Milano il 25 settembre scorso. A seguito di questo intervento, Cna Nazionale ha posto il problema al Ministero dello Sviluppo Economico già nella riunione di insediamento della Commissione Tecnica Permanente per l’aggiornamento periodico delle schede tecniche delle apparecchiature, sollecitandolo a muoversi nei confronti della Regione Toscana al fine di chiarire la situazione. Ed è proprio di questi giorni la notizia che il Ministero ha accolto le richieste di Cna Benessere e Sanità, dichiarando che la legge regionale toscana 28/2004 ha “ travalicato le competenze proprie della regione….”. Il Ministero ha sottolineato inoltre come tale Legge regionale sia in contrasto con la normativa comunitaria ed in particolare con quanto stabilito dalla Direttiva Servizi, costituendo di fatto un ostacolo al libero svolgimento dell’attività di impresa.
Il Ministero dello Sviluppo Economico intende quindi promuovere un confronto con la Regione Toscana per indurla a modificare in tempi rapidi le decisioni assunte.
“Aspettiamo a cantare vittoria – ha dichiarato la Presidente Incerti – anche se accogliamo con soddisfazione la disponibilità, seppur tardiva, della Regione ad avviare un confronto. Ma soprattutto siamo molto contenti che il Ministero condivida le nostre posizioni e si impegni in prima persona per modificare questa situazione. Un plauso va anche all’Unione Nazionale Benessere e Sanità e in particolare alla Presidente Nazionale delle Estetiste, Brigida Stomaci ed al Segretario Nazionale, Danilo Garone, i quali si sono fatti prontamente interpreti delle nostre richieste dimostrando che la CNA è un sistema che funziona. La prossima riunione del Tavolo Tecnico è prevista per il 28 novembre. Sarà nostra cura tenere informata la categoria sugli sviluppi di questa vicenda. Un grazie – conclude Iris Incerti – a tutte le colleghe del Coordinamento Regionale Estetiste che in questi ultimi mesi si sono date da fare, fornendo un contributo importante e dimostrando che, se siamo unite, possiamo ottenere ottimi risultati”.
Per completezza di informazione si ribadisce quanto segue: l’utilizzo della cavitazione è proibito; il limite di irradianza dei solarium deve essere 0,3 W/mq per i raggi UV-A e UV-B e a 0,003 W/mq per i raggi UV-C. Si sottolinea inoltre che gli strumenti a luce pulsata ed il laser estetico, per il momento, non sono consentiti sul territorio della Toscana e sono pertanto oggetto di sanzioni da 3.000 a 15.000 euro, con la confisca delle attrezzature e, in caso di recidiva, anche con la sospensione dell’attività da 6 mesi ad 1 anno. Si raccomanda pertanto alle colleghe estetiste di non acquistare tali apparecchiature. In generale, considerando l’incertezza del contesto normativo attuale, si raccomanda inoltre alle colleghe di utilizzare la massima cautela prima di acquistare nuove apparecchiature o adeguare le esistenti: l’invito è quello di rivolgersi alla CNA della propria provincia per avere indicazioni specifiche ed evitare possibili e gravi complicazioni.