La Corte di giustizia europea, con la sentenza del 27 gennaio 2011, stabilisce che: l’attività di riedizione dei prodotti in pubblico dominio prima del 19 aprile 2001, cioè mai registrati a tale data come disegni e modelli, è pienamente libera, trattandosi di creazioni divenute patrimonio comune dell’umanità. La sentenza chiarisce definitivamente la posizione delle PMI che operano nel settore del design di interni, mobili e complementi di arredo, a livello regionale e nazionale, che possono continuare a produrre liberamente, nel rispetto delle norme comunitarie, le riedizioni dei Grandi Maestri. Non più classificate come “copie” dunque, ma “riedizioni” dei classici del design; prodotti d’eccellenza in osservanza delle leggi. Una sentenza che interessa le imprese toscane e non solo, che operano nel settore del design di interni e dedicano parte della propria attività imprenditoriale alla produzione delle riedizioni dei classici del design.”Siamo arrivati a questo importante risultato grazie ad un lavoro meticoloso che è partito dalla Toscana- ha detto Franco Vichi, rappresentante di CNA Toscana nel corso della conferenza stampa indetta presso la Presidenza della Giunta Regionale di Piazza del Duomo a Firenze. “Una rete interistituzionale, composta da giuristi, politici, parlamentari e associazioni di categoria, CNA Toscana compresa, che adesso ha il compito di far pressione sul Governo centrale affinché sia emanato un provvedimento ad hoc di recepimento della sentenza stessa”.